A denti stretti e soffrendo più del previsto, il Napoli porta via tre punti d’oro dall’Arechi.
Un gol di Zielinski nella ripresa manda al tappeto una Salernitana compatta e capace di tenere testa alla capolista per gran parte del match.
Alla fine a far festa è il Napoli che, in attesa di Roma-Milan, si gode il primato solitario. Ai granata, invece, al di là dell’amaro in bocca, il derby consegna indicazioni importanti che potrebbero tornare utili nella lotta salvezza. Spalletti, che già doveva fare i conti con l’assenza dell’infortunato Osimhen, in partenza rinuncia anche ad Insigne (affaticamento muscolare) che viene sostituito da Lozano nel tridente con Mertens e Politano. Colantuono schiera il doppio trequartista (Ribery e Bonazzoli) alle spalle dell’unica punta Gondo. Una scelta che consente ai granata di essere più compatti in fase difensiva dove, specie in avvio, la Salernitana ha un gran da fare. Tra i fischi assordanti dell’Arechi (17mila i tifosi presenti sugli spalti), il Napoli parte con le marce alte: gli azzurri fanno girare velocemente il pallone per provare a sorprendere i padroni di casa che, al netto di qualche sbavatura, riescono a contenere la squadra di Spalletti.
Nel primo tempo prevale l’equilibrio. Che resta intatto anche nel primo quarto d’ora della ripresa nel corso del quale la Salernitana non riesce a sfruttare una bella ripartenza avviata e conclusa da Ribery. Spalletti intuisce il momento di difficoltà e cambia attacco: dentro Elmas e Petagna per Mertens e Lozano. E la mossa dà subito gli effetti sperati: Petagna (17′), servito da Zielinski, colpisce di testa la traversa, sulla ribattuta ci prova Mario Rui, la palla arriva a Zielinski che calcia e supera Belec. Sotto di un gol la Salernitana resta anche in dieci per un fallo di Kastanos su Anguissa, punito con l’espulsione diretta dopo che Fabbri rivede l’intervento al Var. (ANSA).
“Cosa c’è di anomalo nel non ingresso di Insigne? Ha un affaticamento muscolare ed è a rischio di farsi male. L’abbiamo gestito e si guarda come va la partita, 20-15 minuti li poteva fare e darci il suo contributo. Se la squadra avesse avuto di bisogno di qualità per vincere la partita si poteva inserire, ma era inopportuno in quel momento inserire un altro calciatore tecnico. Ho preferito lasciarlo fuori, evitando ulteriori rischi di farsi male. Lui stesso, da calciatore molto maturo, ha deciso di mettersi a disposizione eventualmente a partita in corso, ma si sentiva a rischio. Non ci sono problemi di nessun genere“. Così ha esordito Luciano Spalletti a Sky.
“Sono orgoglioso di essere stato accettato in un gruppo fantastico, composto da bravi ragazzi, che meritano fiducia e vanno un po’ sostenuti dal punto di vista caratteriale. Vogliono il bene del nostro pubblico, ieri sera ad aspettarci c’erano migliaia di persone davanti all’albergo e noi vogliamo restituire tutto l’amore che ci danno. L’esultanza finale? Dedicata a mio figlio, che era presente allo stadio”. Infine, un commento sul cartellino rosso ricevuto da Koulibaly nei minuti finali: “Secondo me è al limite. La trattenuta c’è stata, la palla era un po’ lunga, ma l’arbitro ha deciso così. Ci adeguiamo e dovremo saper sopperire alla mancanza di Koulibaly. Ma la squadra oggi ha fatto il Napoli, riempendo bene quella maglia. Siamo stati perfetti, c’è mancata solo qualità ed il gioco nello stretto su cui avevamo puntato avendo Mertens. Tutto abbastanza normale, non abbiamo avuto fortuna in episodi difficili”.