Una partita pazzesca. Vince il Napoli per 2-0, ma il Sassuolo batte il record mondiale di gol segnati, prima convalidati e poi annullati dalla Var per fuorigioco. Gli emiliani vanno in gol con Djuricic per due volte nel primo tempo e nella ripresa con Caputo e Berardi.
Indipendentemente dai gol annullati, il Sassuolo deve recriminare moltissimo, perché è la squadra di De Zerbi a dominare la partita.
I neroverdi avrebbero meritato molto di più di quanto non ottengano alla fine della partita. In chiave-Champions – il Napoli l’8 agosto sarà chiamato a sfidare in Spagna il Barcellona nella partita di ritorno degli ottavi di finale – le indicazioni che la sfida suggerisce a Gattuso sono a dir poco inquietanti.
La difesa dei partenopei è imbarazzante. Il Sassuolo riesce a procurarsi occasioni per battere a rete in ogni fase del match. Il Napoli barcolla non solo quando gli emiliani si riversano nella metà campo avversaria alla disperata ricerca del pareggio, ma anche quando, nelle rare occasioni in cui si spingono in attacco, la squadra di De Zerbi riparte con puntate veloci in contropiede. L’involuzione nel gioco degli azzurri è evidente.
Il ritmo e lento, l’azione involuta, le giocate scontate. E non si contano i passaggi sbagliati, anche in circostanze in cui l’appoggio appare semplice e scontato. Eppure è il Napoli a partire di gran carriera e dopo soli 8′ va in vantaggio grazie a un’azione personale di Hysaj che si presenta ai limiti dell’area di rigore e fa partire un rasoterra che piega le mani a Consigli. Il Napoli da quel momento scompare dal terreno di gioco e la partita diventa un monologo degli ospiti che però non riescono a concretizzare la gran mole di lavoro. Per ritrovare gli azzurri in attacco bisogna attendere fino alla metà della ripresa quando Milik sbaglia due facili conclusioni: si fa parare da Consigli una debole conclusione di sinistro da ottima posizione e sbaglia ooi la deviazione di testa, solo davanti alla porta. A quattro dalla conclusione della gara, infine, Politano colpisce il palo con un rasoterra in diagonale, con Consigli impossibilitato a intervenire.
Nel recupero è Allan a trovare il gol del raddoppio, con un tiro in diagonale dal limite dell’are di rigore su passaggio di Mertens. Per il resto in campo c’è solo il Sassuolo e questa circostanza farà sicuramente arrabbiare De Zerbi il quale deve digerire una sconfitta inopinata e immeritata. Per il Napoli rimane l’incognita di una’involuzione nel gioco che non lascia presagire nulla di buono. A Barcellona presentandosi con queste credenziali ci sarà sicuramente da soffrire non poco.
Dopo il ko di Parma, il Napoli ritrova il successo battendo il Sassuolo e chiudendo con un effimero clean sheet visto il record di 4 gol annullati dal VAR per fuorigioco alla squadra di Zerbi. Nel post-partita arriva poi la difesa di Gattuso alla prova dei suoi, ma incassando comunque indicazioni contrastanti in vista della sfida di Barcellona. Nella vittoria per 2-0, che porta le firme Hysaj ed Allan, un terzino difensivo ed un mediano, da un lato c’è il dato dei 17 marcatori diversi andati in gol in stagione, ma dall’altro la mancanza ancora una volta nel tabellino degli attaccanti, persino in una gara apertissima col Sassuolo che attacca a pieno organico lasciando sistematicamente praterie alle spalle ed occasioni da gol a due passi da Consigli.
“Non sono d’accordo sulla partita alla pari, il fuorigioco fa parte del gioco ed i dati vanno letti bene, se crei 9 palle gol il primo tempo deve finire 3-0 e di fronte c’era comunque il Sassuolo che ha messo in difficoltà Inter e Juventus”, l’analisi nel post-partita di Gattuso, intervenuto nella ripresa per sostituire Milik e Callejon – di gran lunga i peggiori in campo, come nelle ultime apparizioni – con Mertens (ammonito, salterà la sfida all’Inter) e Politano (che colpisce l’ennesimo palo della stagione azzurra) che hanno dato tutta un’altra consistenza offensiva. Anche in conferenza stampa, il tecnico s’è soffermato sui problemi realizzativi, apparsi evidenti contro un avversario così offensivo e aperto: “Anche negli scorsi anni il Napoli con gli stessi giocatori ha creato tantissimo e concretizzato poco, ora sta succedendo troppo spesso e quindi finisci per soffrire perché non puoi gestire il risultato per 90 minuti”. Non un caso, dunque, che sul mercato con Osimhen ed un esterno offensivo il Napoli punti a cambiare due terzi del tridente titolare. E nelle lunghe fasi a favore della squadra di De Zerbi, ha influito anche la stanchezza degli impegni ravvicinati: “Abbiamo fermato Mario Rui che non aveva dati positivi per fargli fare lavoro specifico, succederà anche ad altri che verranno fermati perché stiamo pagando un po’ di stanchezza. Del resto non è normale ciò che stiamo facendo da un mese giocando ogni 3 giorni”. Con l’Inter, dunque, si configurano – come oggi – almeno altri 7 cambi nell’undici titolare.