Il Napoli vince a Verona e resta attaccato al treno scudetto.

Napoli's Victor Osimhen players of Napoli celebrate the victory at the end of during the Italian Serie A soccer match Hellas Verona vs SSC Napoli at Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, 13 March 2022. ANSA/EMANUELE PENNACCHIO
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Nella lotta scudetto il Napoli c’è. I partenopei passano a Verona con una doppietta di Osimhen e non spengono i sogni tricolori reagendo alla sconfitta al Maradona contro il Milan.

Un successo importante, sofferto ma ottenuto con grande determinazione, giocando magari una gara non brillante sotto il profilo tecnico ma di grande valore per atteggiamento tattico e capacità di lettura. Un Napoli cinico che tiene il passo per lo scudetto.

Cambia qualcosa Spalletti dopo la sconfitta interna contro il Milan. La cerniera di centrocampo è formata da Anguissa e Lobotka, con Fabian Ruiz avanzato nel trio alle spalle di Osimhen. Insieme a lui Politano e Lozano. Panchina dunque per Insigne e Zielinski. Tudor effettua un cambio per reparto rispetto al pareggio ottenuto a Firenze. Davanti a Montipò, nel trio di difesa, c’è Sutalo, Lazovic lascia il posto a Depaoli sulla sinistra. Davanti torna Barak.

Alla prima vera azione della partita il Napoli mette la freccia. Il Verona lascia colpevolmente troppo spazio a Politano che fa partire un traversone sul primo palo attaccato con grande fisicità da Osimhen che di testa scaraventa letteralmente il pallone alle spalle di Montipó.

Il Verona fatica a reagire e Montipó salva ancora su un sinistro velenoso di Fabian Ruiz. È un primo tempo in cui è il Napoli, una volta in vantaggio, a spegnere il gioco dei padroni di casa e controllare senza patemi le inconcludenti azioni dei gialloblù che sul finale di frazione perdono Depaoli per infortunio con Bessa lanciato da Tudor a dare la scossa ad un Hellas poco propositivo dalle parti di Ospina. Il Verona fatica a cambiare passo anche nella ripresa.

Il Verona nel finale di partita ha cercato la rimonta dopo una rete di Faraoni ma l’espulsione di Ceccherini per doppia ammonizione ha evitato rischi agli ospiti, che sono secondi a -3 dai rossoneri. (ANSA).

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo la vittoria sul campo dell’Hellas Verona è intervenuto al microfono di Dazn: “Osimhen non ha ancora la percezione della distanza dall’avversario, a volte viene incontro e la colpisce di testa con l’avversario a cinque metri, quando invece potrebbe stoppare. Dopo averla pulita deve scaricare facile e ripartire da metà campo perché ha forza, gamba, velocità”.

Il Napoli ci ha messo anche il corpo.
“Abbiamo fatto una buona partita, di attenzione, sacrificio in alcuni momenti. Abbiamo tirato fuori quelle qualità di carattere, di contrasto che a volte ci mancano. E probabilmente se riusciamo a mantenere questo livello qui abbiamo la possibilità ancora di inserirci”.

Vlahovic allora è più forte di Osimhen come dice Tudor?
“Io non faccio paragoni. Vlahovic è un campione e se una società come la Juventus lo va a prendere è segno che ha tutte quelle cose per essere uno di quel livello lì per giocare in quella squadra lì- Osimhen è un calciatore top, ha tutto dalla sua, come l’età. E’ un bravo ragazzo, ce la mette tutta, vuole essere a disposizione. Quando si comincia a parlare di qualità tecniche, di tempi, di che abbocco do al difensore… Su queste cose qui deve migliorare”.

Com’è stata la settimana post-Milan?
“E’ stata pesantissima, perché sei in quell’ambiente che hai ricreato giusto, la partita può darti il visto per essere in lotta per qualcosa che è la gioia per un tempo infinito e poi dentro la partita non riesci a essere te stesso, a che con un po’ di sfortuna perché noi non abbiamo fatto malissimo, è stato bravo il Milan a giocarci addosso e a sfruttare una situazione su una palla che potevamo evitare. A quel punto ti crolla tutto e il sentimento delle persone lo subisce perché i tifosi sono così innamorati di questi colori che tu puoi allontanarti quanto vuoi ma poi il dispiacere loro lo provi. Ma i tifosi ci stanno vicino, oggi l’hanno dimostrato. Tuttavia l’amarezza resta tanta”.

Sull’Hellas Verona.
“Questa è una squadra che ti aspetta al varco, Tudor sta facendo un grandissimo lavoro. Sanno sempre come e cosa fare quando hanno la palla, oltre al lavoro uomo su uomo. Girano bene palla, sono una squadra forte. Farsi trovare pronti a giocare dentro queste difficoltà è stato un bel segnale da parte dei miei calciatori. Oggi si sono guadagnati la pagnotta”.

Poter poggiare su Lobotka-Osimhen può essere un gran vantaggio? Zielinski cosa deve fare per tornare il solito?
“Anguissa non l’abbiamo quasi mai avuto perché ha avuto due infortuni importanti, poi la Coppa d’Africa ed è tornato un po’ rintronato perché coi fusi orari, i viaggi… Koulibaly che è un mostro pure ha avuto bisogno di un po’ di tempo per tornare al suo livello. Lobotka è un giocatore che sa fare la fase di possesso, sa fare il mediano che va a riconquistare palla con forza. Zielinski non ha giocato una partita… Sempre sto giochino se uno non gioca: lui deve allenarsi e fare quello che ha sempre fatto. Deve fare lo Zielinski, allenarsi con più forza se non gioca una partita e quando entra 10′ deve importi di fare la domanda che hai fatto. E’ normale che uno non giochi una partita. Fabian, Lobotka e Anguissa hanno tenuto palla e fatto diga in maniera corretta davanti alla partita. Può succedere in una rosa come quella del Napoli di restare in panchina. Quando l’allenatore non mi sceglieva, quando ero un calciatore, mi mettevo in cima all’allenamento per farmi vedere che ero pronto per la prossima”.

Cosa deve fare il Napoli per puntare allo Scudetto?
“Il Napoli deve guardare a se stesso, fare quelle partite con attenzione, forza, continuità. E metterci qualcosa anche in più perché la piazza lo vuole, la situazione è stimolante e abbiamo possibilità importanti per giocarcela”.

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