La lotta per il re dei bomber è quanto mai viva in Serie A. Dopo un inizio spumeggiante praticamente da parte di tutti i goleador del nostro campionato, a turno ognuno si è fermato per un piccolo periodo, come giusto che fosse per non arrivare a numeri assurdi. A oggi, però, i gol segnati dai bomber sono tanti e le loro qualità ci permettono di pensare a un finale grandioso in cui gli attaccanti si sfideranno a colpi di reti.
Al primo posto in classifica c’è Ciro Immobile. Il calciatore di Torre Annunziata sta letteralmente trascinando la Lazio a un posto in Champions League che a inizio stagione sembrava praticamente impossibile. Per ora i gol sono già 24, una cifra già molto interessante ma che può soltanto crescere. La media per l’ex Torino e Genoa è molto buona: parliamo di un gol ogni 88 minuti in Serie A. Impressionante, inoltre, il tasso di conversioni quando centra lo specchio: su 43 tiri in porta, 23 sono diventati gol, con una media del 53%. Secondo uno studio Bwin sulla lotta per il titolo di capocannoniere delle Serie A, è lui il super favorito con una quota di 1.30, visto che la Lazio, nelle undici giornate rimanenti, dovrà affrontare anche difese molto perforate come Benevento e Cagliari.
Il primo sfidante di Ciro Immobile è il capitano dell’Inter, Mauro Icardi. Maurito nelle ultime partite è rimasto ai box per un problema muscolare e si è fermato a 18 gol, a -5 dal primato. Nella prima parte del campionato è sembrato devastante, tanto che l’Inter sembrava una seria candidata allo scudetto. Quando lui si è attenuato, ne ha risentito tutto l’ambiente nerazzurro. La sua media è di 1 gol ogni 108 minuti e anche la sua conversione tiri in porta/gol è di tutto rispetto, anche se un po’ più bassa rispetto a quella di Immobile, circa del 48%. La sua quota per la vittoria della classifica cannonieri, oggi, è di 5.50.
Chiude il podio Dries Mertens, il belga che Maurizio Sarri ha scoperto come centravanti. Con i suoi 17 gol, Mertens si trova a -6 da Immobile ma il gioco arioso e votato all’attacco del Napoli gli potrebbe permettere, in queste ultime 11 gare, di portare a casa un buon bottino. Infatti, l’ex Feyenoord è l’attaccante che tira di più in assoluto, con 102 conclusioni. Il cinismo è, invece, inferiore ai suoi colleghi, visto che sono 43 i tiri in porta, quindi un fattore di conversione di circa il 39%. I bookmakers non lo vedono comunque favorito, visto che la sua quota è 10.
Sembra proprio difficile che a salire sul trono dei bomber non sia uno dei tre sopracitati, ma ci sono altri attaccanti che stanno facendo la differenza e che sarebbe ingiusto non citare. Uno su tutti Fabio Quagliarella, che a 35 anni sta disputando la migliore stagione della sua carriera, con 17 reti all’attivo che stanno portando la Sampdoria a poter sperare in un posto in Europa League. Minore media realizzativa rispetto ai suoi colleghi, con 1 gol ogni 121 minuti, ma un buonissimo rate di conversione, con il 45% di tiri in porta che diventa gol. La Samp dovrà ancora affrontare partite complicate, sia in casa con Inter e Napoli che in trasferta con Lazio e Juventus, ma uno come Fabio può sicuramente continuare a stupire. La quota, poi, è sicuramente interessante: 17.
Infine, mai sottovalutare il duo della Juventus. Dopo un inizio di stagione da favola, complice anche un infortunio, Paulo Dybala sembrava essersi spento. La doppietta dell’ultima giornata – seguito anche da quello decisivo al Wembley contro il Tottenham – lo ha, però, riportato alla ribalta. Ora è a quota 17 reti, con una media realizzativa molto importante (1 gol ogni 94 minuti) e un ottimo cinismo (il 45% dei tri in porta è gol): recuperare 8 gol su Immobile è complicatissimo, ma si può puntare qualcosa sulla sua quota a 21.
È possibile escludere da una classifica del genere Gonzalo Higuain? Sì, se il Pipita si trova a quota 14, a -9 da Immobile. C’è da dire che quest’anno l’ex Napoli e Real Madrid è stato impiegato moltissimo come regista offensivo, soprattutto quando Dybala è stato infortunato. La sua importanza nella Juventus è innegabile, ma questo ha influito sulla sua media gol, che si ferma a 1 gol ogni 141 minuti. Risulta comunque molto letale, visto che il 47% dei suoi tiri in porta va in gol. Bisognerà, ora, vedere come si comporterà nelle prossime partite: indubbio che, per uno come il Pipita, qualche euro sulla sua quota a 26 si potrebbe buttare.