“Sono molto triste per la scomparsa di Freddy Rincòn, un grande uomo prima di un grande calciatore. E’ sempre stato un ragazzo simpatico, sorridente, una persona stupenda e umile che dava quel qualcosa in più a tutto il gruppo squadra. Avevo 17-18 anni quando l’ho conosciuto per la prima volta ed essere agevolato nelle mie prime esperienze tra i professionisti da campioni del suo calibro fu molto importante e mi permise di crescere in modo diverso, con maggiore maturità nonostante l’età”.
Così Gennaro Scarlato, ex calciatore del Napoli, ricorda Freddy Rincòn, il centrocampista colombiano scomparso per le conseguenze di un incidente stradale, in un’intervista ai microfoni di Mariù Adamo per MattinaLive, in onda su Canale 8.
“Ricordo perfettamente le sue 28 presenze ed i 7 gol in maglia azzurra, un bottino di tutto rispetto per un centrocampista. A Napoli venne anche un po’ criticato, ma purtroppo scontava la delusione post-Maradona della città che cercava un nuovo Diego. Tecnicamente – ricorda Scarlato – era indiscutibile: aveva una visione di gioco pazzesca, sapeva vedere la giocata molto prima che gli arrivasse il pallone. E poi aveva una simpatia contagiosa sia dentro che fuori dal campo. Era un giocatore perfetto: bravo tecnicamente, umile e simpatico nello spogliatoio”.
E su chi oggi possa ricordare Rincòn del Napoli attuale, Scarlato dice: “Nel Napoli di oggi rivedo molte delle sue caratteristiche umane in Koulibaly, uno solare, carismatico e sempre disponibile verso i compagni come lo era Rincòn”