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“Gli spogliatoi dello stadio San Paolo rappresentano il primo luogo di accoglienza delle squadre ospiti e della squadra del nostro capoluogo. Abbiamo effettuato un sopralluogo durante il quale abbiamo constatato coi nostri occhi quanto sia alto il rischio che i calciatori del Napoli e della Sampdoria, prossima avversaria degli azzurri tra appena 48 ore, siano ospitati in un cantiere ancora aperto. E che la stessa scena possa ripresentarsi agli occhi dei campioni d’Europa del Liverpool, atteso martedì prossimo per la prima sfida di Champions allo stadio di Fuorigrotta. Non è stato possibile accedere all’area degli spogliatoi, dove i lavori sono ancora in corso, ma ci è bastato osservare i locali esterni per intuire che c’è ancora molto da fare. Si rischia una figuraccia di livello internazionale figlia dell’inefficienza e dell’inettitudine principalmente della Regione Campania che in tre mesi, attraverso l’Aru e il commissario Basile, non è stata in grado di garantire il completamento delle opere. Un disastro con la compartecipazione del Comune di Napoli e del sindaco De Magistris, impegnato in un’eterna lotta allo scaricabarile con quel campione di annunci di De Luca”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.
“Ha pienamente ragione Ancelotti – sottolinea Saiello – quando parla di disprezzo delle istituzioni competenti verso la squadra della città. Se riuscissero a consegnare il cantiere prima della gara di sabato, ci chiediamo quali saranno i risultati di questa corsa contro il tempo in termini di sicurezza e qualità dei lavori. E, soprattutto, a cosa sia servito far giocare il Napoli in trasferta nelle prime due giornate, prorogando i lavori di quasi un mese, considerata anche la sosta, se a 48 ore dall’esordio in casa le opere risultano ancora incomplete. Per due anni abbiamo denunciato inefficienze e ritardi nell’organizzazione dei giochi olimpici studenteschi, col rischio di far saltare un evento tanto atteso, salvato solo grazie all’intervento del Governo con la nomina di un commissario straordinario, ma che ancora oggi si caratterizza per l’inettitudine con cui è gestita la fase dei lavori”.