Maradona, murales in città diventano luoghi di culto, da Piazza Plebiscito alla Sanità, anche Mertens deposita fiori.

Procession and torchlight of Napoli's supporters in memory of Diego Armando Maradona? in Naples, Italy, 26 November 2020. Soccer legend Diego Maradona died on 25 November at the age of 60 after a heart attack. ANSA/CESARE ABBATE
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Maradona si è preso Piazza Plebiscito. Il grande ritratto di Diego posizionato dai tifosi davanti all’ingresso di Palazzo Reale ieri sera si è già trasformato in un nuovo altare alla memoria di Diego.

Stamattina centinaia di napoletani si sono recati a visitarlo, portando fiori e disegni, accendendo candele. Moltissimi ricordano il dolore collettivo della città facendo delle foto davanti al ritratto di Maradona che è proprio al centro della galleria di statue dei re di Napoli, diventando idealmente il nono sovrano raffigurato. Tanti anche i bambini che vanno davanti all’immagine di Maradona con il pallone tra i piedi e si fanno fotografare, come a prendere un’investitura calcistica. E lo spazio davanti Palazzo Reale diventa anche luogo di chiacchiere fugaci sui ricordi, con alcuni che portano con sé vecchie foto della volta che hanno avuto l’occasione di incontrare Maradona.

Il pellegrinaggio dei napoletani continua anche davanti allo stadio San Paolo all’altare allestito davanti all’ingresso della curva B, dove ieri c’è stata la fiaccolata. Tanti fermano l’auto e scendono a depositare un fiore, a leggere le dediche affisse al cancello, a legare un sciarpa alle grate.

Omaggio notturno di Dries Mertens a Diego Maradona. L’attaccante del Napoli la notte scorsa, dopo la partita di Europa League, è andato in via De Deo, nei Quartieri Spagnoli, a deporre un mazzo di fiori sull’altare allestito dai tifosi davanti al murales dell’asso argentino.

Mertens, come si vede in un video sui social realizzato da un tifoso che era lì, è sceso dall’auto e ha depositato i fiori, poi ha fatto qualche passo indietro e si è fermato a guardare il grande murales che prende tutta la facciata del palazzo.

Dopo la partita con il Rijeka, Mertens aveva detto: “Diego è stato importante per la città e per tutto il sud. Noi dobbiamo ricordarlo con uno spirito positivo perché lui era sempre allegro e sorridente ed amava tantissimo il calcio. Ora dobbiamo pensare ad andare avanti e tentare di vincere qualcosa di importante anche per fare un omaggio alla sua memoria”.

Maradona e Mertens avevano condiviso il record di gol del belga con la maglia azzurra. L’asso argentino aveva ricevuto la maglietta dall’attaccante e aveva registrato un messaggio sui social tenendola in mano: “Ciao Dries, amico. Sono orgoglioso di te – aveva detto – che hai battuto il mio record perché così il Napoli è ogni giorno più forte. Vorrei che avessimo anche una squadra che mi superi, così potremmo vincere un altro scudetto per la gente di Napoli”. (ANSA).

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