Grande passo avanti per l’Empoli verso la salvezza. La squadra di Davide Nicola, non nuovo a questo genere di miracoli, ha superato 1-0 il Napoli al Castellani, grazie ad un gol di Cerri, ed è salita a 31 punti in classifica, in 15esima posizione, a +4 sul Frosinone terz’ultimo, lasciando il Napoli di Calzona ottavo a 49 punti. Un’altra battuta d’arresto per i partenopei che vedono allontanarsi sempre di più la zona Champions, con la Roma quinta a +6 ma con la gara con il Bologna ancora da giocare e quella con l’Udinese da concludere.
Nicola per la sfida con i partenopei schiera Caprile in porta, e sugli esterni Gyasi e Pezzella, mentre in mediana spazio per Grassi, Maleh e Fazzini. In avanti Cambiaghi e Cerri. Il Napoli di Calzona parte con la coppia centrale formata da Ostigard e Juan Jesus. Nessuna sorpresa in attacco, col solito tridente formato da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
L’Empoli parte fortissimo e al 4′ è già in vantaggio: Gyasi entra in area e serve un pallone morbido per Cerri che prende il tempo e schiaccia in rete di testa per l’1-0. L’attaccante di riprova all’8′ ma non riesce di poco ad arrivare su un buon pallone servito in area. Il Napoli tiene palla ma non affonda e si fa vedere solo al 31′ con Osimhen che riceve un pallone in area, lo controlla e in acrobazia prova la girata verso la porta, senza impensierire Caprile. Al 35′ ancora Empoli pericoloso in contropiede: uno-due tra Cambiaghi e Niang, con l’esterno che riceve palla in area ma tutto solo calcia alto sopra la traversa.
Ad inizio ripresa il Napoli appare più intraprendente e al 49′ un sinistro insidioso di Politano dal limite viene deviato in angolo da Pezzella. La squadra di Calzona tiene il controllo del pallone ma non riesce a trovare varchi e conclusioni a rete pericolose. Al 66′ altra incursione di Politano ma la conclusione da fuori area termina alta sopra la traversa. Al 67’ancora Napoli pericoloso con Kvaratskhelia che salta due uomini, entra in area e calcia di potenza, ma Caprile devia in angolo. Il Napoli prova a trovare il varco fino alla fine ma l’Empoli si difende e non concede praticamente nulla portandosi a casa tre punti molto importanti in chiave salvezza.
L’analisi di Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta con l’Empoli. “L’approccio alla partita è stato feroce da parte dell’Empoli, siamo entrati molli in campo. Non abbiamo mai affondato, siamo stati timidi ed è inconcepibile questa cosa. La responsabilità è la mia, non sono riusciti a trasmettergli la voglia di arrivare più lontano possibile. E’ chiaro che se non vinciamo le partite e addirittura le perdiamo è difficile arrivare in Champions, dobbiamo onorare la maglia e dare di più e specialmente di entrare in partita prima. C’è un dato sconcertata, siamo la squadra che ha segnato di meno nei primi quindici minuti e non abbiamo mai un approccio come si deve”.
Sembra esserci pigrizia nel difendere, quando invece si ha la palla ci sono giocatori con una cattiveria diversa. “Condivido pienamente, è anche vero che siamo troppo lezioso. Nel primo tempo siamo stati leziosi in possesso della palla, questo problema della mancanza di rabbia per la riconquista è un qualcosa che ci portiamo dietro da quando sono arrivato io. Evidentemente la colpa è la mia, non sono riuscito a comunicargli questo concetto. Questa squadra ha un potenziale importante e bisogna stare lassù”.
E’ deluso? “Le vicissitudini del Napoli di quest’anno sono note, non pensavo di trovare questa situazione. Giocando ogni tre giorni qualche magagna l’abbiamo nascosta ma sicuramente questa squadra deve fare di più. lo deve alla città e la società che ci paga. La colpa di tutto questo è mia e dei calciatori, la società ci fa lavorare in tranquillità, abbiamo sempre lo stadio pieno”.
Cosa dirà alla squadra? “Ormai questa di oggi è andata, dobbiamo lavorare prima cosa sull’orgoglio. Stiamo lavorando tantissimo tatticamente ma se non capiamo che certe situazioni vanno aldilà della tattica, ci manca questo. Su questo dobbiamo lavorare assolutamente”.
I nuovi hanno fatto fatica ad integrarsi. “I nuovi sono arrivati in una stagione balorda, ci sono gli allenamenti per dimostrare o quando si entra in corsa si deve dimostrare. Sono capitati nella stagione peggiore degli ultimi anni del Napoli”.
Cosa si sente di dire ai tifosi del Napoli? “Personalmente chiedo scusa ai tifosi del Napoli che fanno tanti sacrifici per sostenerci, mi sento di chiedere scusa perché domenica c’erano 51 mila persone allo stadio. Il pubblico napoletano fa una contestazione equilibrata, posso solo chiedere scusa”.