Il doppio pareggio con Genoa e Bologna ha decisamente risvegliato il Napoli che con due poker di reti, rispettivamente a Udinese e Lecce, ha ripreso a correre e dare spettacolo come faceva quasi sempre nella passata stagione. Non sono mancati i momenti di tensione nell’ambiente partenopeo, determinati anche da fatti non propriamente di campo, ma ora l’armata di Rudi Garcia è tornata a splendere, a fare gol, a costruire azioni di altissimo profilo tecnico.
Anche per questo le quote sulla serie A, lo considerano ampiamente favorito nel prossimo confronto, pur dovendo Osimhen e compagni, affrontare l’altrettanto lanciatissima Fiorentina. Il segno 1 è infatti bancato al momento a 1.63 mentre un successo dei viola è a 4.90, molto più del 4.10 con cui è attualmente valutato il pareggio.
Al «Maradona» arriva comunque una compagine in salute e dalla quale, Meret e soci devono guardarsi bene, perché i toscani hanno già fatto ottimi risultati in trasferta (2 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta). Del resto l’undici di Italiano è spesso letale in contropiede e soprattutto da questo punto di vista, gli azzurri dovranno stare particolarmente ‘attenzionati’, anche se le ultime prove, soprattutto da quando l’ormai ex ‘oggetto misterioso’ Natan è diventato titolare inamovibile, hanno evidenziato una fase difensiva ora particolarmente attenta ed efficace, rispetto alle difficoltà incontrate inizialmente.
Il 22enne brasiliano, giunto in Campania soltanto il 7 agosto dopo il lungo conclave della dirigenza su chi prendere in luogo del coreano Kim, ha messo subito in chiaro quali sono le sue potenzialità e la squadra ne ha tratto subito beneficio, dimostrando personalità e forte attenzione, affiancato peraltro anche da una ritrovata verve offensiva che ha riportato subito i partenopei nella zona elitaria della graduatoria.
Ora per il carioca arriva un esame comunque ben più probante e cioè fronteggiare le folate degli avanti fiorentini, che vantano un trio di elementi d’attacco come Nico Gonzalez, Beltran e Nzola davvero da prendere con le molle.