La capolista batte anche la Roma e fa sempre più il vuoto dietro di sè.
Il Napoli la spunta sui giallorossi a conclusione di una gara sofferta e resa estremamente complicata da un avversario quadrato e ben organizzato che tenta in tutti i modi di frenare la marcia degli azzurri e che è costretto a capitolare soltanto nel finale dopo essere andato in svantaggio e aver recuperato grazie a una reazione vigorosa e determinata.
La larghezza della rosa di Spalletti è però determinante perchè nel momento cruciale dell’incontro il tecnico manda in campo Raspadori e Simeone che risultano decisivi nel ribaltare nuovamente la partita.
Al 16′ del primo tempo i disegni tattici della squadra di Mourinho vengono sconvolti da una giocata che parte da sinistra con Kvaratskhelia il cui traversone viene stoppato con il petto dal capocannoniere del campionato. Osimhen si aggiusta il pallone con la coscia destra e da partire un tiro che si insacca sotto l’incrocio dei pali.
Il primo quarto d’ora della seconda frazione di gioco è di sofferenza per gli azzurri e Meret deve intervenire due volte per salvare la sua porta. Quando si aprono gli spazi, però, è il Napoli a farsi pericoloso e al 15′ Rui Patricio con un grande intervento evita il raddoppio su un tiro di Lozano a conclusione di un contropiede velocissimo degli azzurri. Al 29′ però la Roma raggiunge il pareggfio con El Shaarawy che si avventa su un traversone da destra di Zalewski e devia il pallone alle spalle di Meret. Spalletti fa entrare in campo Raspadori per Lozano e Simeone per Osimhen ed è proprio l’argentino a cinque minuti dalla fine a riportare in vantaggio il Napoli con una conclusione che manda il pallone a infilarsi in rete sotto la traversa. (ANSA).
“Queste partite le vinci se sei determinato, dal magazziniere fino all’ultimo della panchina. Sono gare delicate e chi è entrato lo ha fatto con l’atteggiamento giusto”.
Così il tecnico del Napoli Luciano Spalletti dopo il 2-1 con cui ha battuto la Roma al Maradona.
L’allenatore azzurro ha anche svelato un retroscena: “A Mourinho ho regalato un Pulcinella, un simbolo di Napoli, lo faccio con tutti gli allenatori che vengono qui”.
Spalletti si gode Osimhen e commenta la sua rete: “C’è qualità tecnica, c’è personalità. Lui ha davvero una botta incredibile, ha la fucilata. E’ un giocatore forte fisicamente e diventa difficile andargli addosso”. E infine spiega anche il perché dei cambi: “Non si può sempre far giocare i soliti dimenticando il lavoro settimanale e l’impegno degli altri. Bisogna tener conto anche della voglia e del lavoro degli altri, di tutti.
Altrimenti non si sarebbe allenatori completi”. (ANSA).