Napoli: le occasioni mancate sono troppe, e così la Champions è a rischio

rudi garcia napoli
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L’avvio di campionato del Napoli campione d’Italia, che ci aveva abituato a risultati e prestazioni entusiasmanti, è stato sottotono e ha solo lasciato intravedere tutto ciò che Luciano Spalletti, nei due anni precedenti, aveva costruito con estrema cura.

 

Eppure, se analizziamo le statistiche delle prime uscite stagionali, non sono molto differenti da quelle della scorsa stagione. La proposta di gioco si basa ancora su un possesso palla prolungato, con numerosi passaggi riusciti e la migliore media di tiri effettuati tra tutte le concorrenti al titolo. Ma nel calcio i numeri lasciano il tempo che trovano se non sono accompagnati dai risultati, ed è evidente, anche dopo qualche mese, che quest’anno la riconquista del titolo sarà difficilissima e che la preoccupazione maggiore ora è la qualificazione per la Champions, il vero obiettivo del nuovo arrivato Walter Mazzarri.

 

A pesare sulla classifica del Napoli sono state alcune partite che lasciano ancora l’amaro in bocca, tra cui i due pareggi in trasferta con Genoa e Bologna e gli scontri casalinghi con Fiorentina e Milan, che si sono tradotti rispettivamente in una cocente sconfitta e l’ennesimo pari. A dirla tutta, a fare più male ai tifosi partenopei è che se alla vigilia di questi match si fosse consultato Assopoker, avremmo visto sempre un Napoli favorito. La palla però è tonda e il calcio non è fatto solo di numeri. Analizziamo quindi più nel dettaglio questi match che gli azzurri potrebbero rimpiangere fortemente da qui a fine stagione.

 

Genoa 2 – 2 Napoli

 

Nella trasferta di Genova a mancare sono state la determinazione e l’ambizione di portare i tre punti a casa. Un primo tempo inspiegabile, scandito da due gol subiti da calcio d’angolo sintomo di poca concentrazione in fase difensiva, non può essere cancellato dalla seppur bella reazione della ripresa Solo dopo il 60’, con l’ingresso dalla panchina di Raspadori e Politano, il Napoli ha evitato il peggio, riuscendo ad ottenere un pareggio che grida ancora vendetta.

 

Bologna 0 – 0 Napoli

 

Quello di Bologna, se possibile, è stato un punto ancor più negativo di quello appena raccontato, e se per spiegarlo non si può ridurre tutto alla prestazione di un singolo, è altrettanto vero che la scarsa vena finalizzatrice di Osimhen ha inciso, e non poco, sul deludente risultato finale.

Il palo nel primo tempo e il rigore sbagliato al 72’ hanno infatti sancito il secondo pareggio consecutivo del Napoli e sono costati al capocannoniere dello scorso campionato una sostituzione che, con il senno di poi, potrebbe aver dato inizio alla spaccatura insanabile tra Garcia e lo spogliatoio.

 

Napoli 1 – 3 Fiorentina

 

Dopo due successi consecutivi in campionato, il Napoli sembrava aver ritrovato la luce, ma probabilmente la sconfitta con il Real Madrid in Champions è costata a caro prezzo.

 

Il Napoli di Garcia, infatti, è crollato nuovamente, stavolta in casa contro una Fiorentina decisa a conquistare i tre punti. Il solito pressing alto e continuo degli uomini di Italiano ha evidenziato la difficoltà degli azzurri nel mantenere lucidità in fase difensiva, debolezza che la squadra toscana ha utilizzato come arma a proprio vantaggio, annullando la fase di costruzione del Napoli e meritando a pieno la vittoria al Maradona.

 

Napoli 2 – 2 Milan

 

Altra occasione sprecata, altro tempo regalato agli avversari. Nella prima frazione il Milan è riuscito a sfruttare la confusione degli azzurri nella fase difensiva, specialmente sulla fascia destra, che hanno generato le due incornate di Giroud che hanno fatto concludere la prima metà sul 2-0 per i rossoneri. Al rientro dagli spogliatoi, quantomeno, si è vista una reazione decisa del Napoli che è riuscito a riportare in equilibrio lo scontro, ma che non è bastata per conquistare tre punti che sarebbero stati fondamentali per il cammino stagionale.

 

Oggi invece, seppur nessun tifoso napoletano si aspettasse una partenza di questo tipo dopo l’annata precedente, la conquista del titolo sembra un miraggio, e si rimane aggrappati alla speranza di una risalita per conquistare perlomeno la qualificazione in Champions.

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