Napoli, poker scudetto al Torino, nessuno regge il passo della squadra di Spalletti.

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Il Napoli vince 4-0 sul campo del Torino nel match valido per la 27esima giornata della Serie A, vola a 71 punti e compie un altro passo verso lo scudetto 2022-2023 ormai ipotecato. Gli azzurri allenati da Spalletti, primi in classifica con un vantaggio abissale sulle inseguitrici, passano in casa dei granata con la doppietta di Osimhen (9′ e 51′), il rigore di Kvaratskhelia (35′) e il gol di Ndombele (68′). Il Torino, in partita per mezz’ora, finisce k.o. e rimane a 37 punti.

Spalletti per la sfida conferma i suoi uomini più in forma: Meret in porta, Rrhamani e Kim centrali, Di Lorenzo e Olivera sulle fasce. A centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre Lozano completa il tridente con Osimhen e Kvaratskhelia. Il tecnico granata Juric da parte sua schiera Ricci e Linetty nella zona centrale del campo, mentre in avanti Vlasic e Radonjic in azione alle spalle di Sanabria.

Il Napoli parte subito forte e va vicino al gol prima con Osimhen e poi con Lozano servito in area da Anguissa. Il forcing della squadra di Spalletti va a buon fine già al 9′: corner battuto dalla destra da Zielinski verso il centro dove stacca alla perfezione Osimhen che di testa e spalla manda il pallone verso il palo lontano senza dare scampo a Milinkovic-Savic: 1-0. Al 13′ ancora Napoli pericoloso, questa volta con Kvaratskhelia su un’altra palla persa dal Torino al limite dell’area con Anguissa che imbuca per Osimhen: il centravanti si ferma e lascia al georgiano che prende la mira e prova la conclusione a giro mandando sul fondo.

La squadra di Juric si riorganizza e va vicina al pari in due occasioni al 22′: Vojvoda serve Vlasic al centro dell’area, appoggio per Ricci che calcia forte con Meret che rischia tanto respingendo corto dove arriva Sanabria in spaccata che colpisce il palo. Al 26′ ancora Sanabria di testa di poco alto sopra la traversa.

Il Napoli, passato il pericolo, ricomincia ad affondare e al 30′ si salva il Torino: Osimhen serve al centro per Lozano che viene anticipato dall’intervento decisivo di Rodriguez. Il gol è però nell’aria e arriva al 35′ con il calcio di rigore trasformato da Kvaratskhelia. Lo stesso georgiano si procura il penalty subendo un tocco in area sul piede da Linetty. Il Toro non gioca male ma i troppi errori lo affossano e al 39′ Milinkovic-Savic deve impegnarsi per evitare il tris: altra ripartenza partenopea con la palla filtrante per Kvaratskhelia, che di testa accomoda al limite dell’area per Osimhen che calcia fortissimo e trova la respinta in angolo del portiere granata.

Inizio ripresa ancora nel segno di ‘OK’, al 51′ il Napoli cala il tris. In ripartenza al limite colpo di tacco di Kvaratskhelia che libera Oliveira al cross per Osimhen: il nigeriano di testa da due passi non sbaglia e fa doppietta, 21 centri in campionato e 3-0. Il Toro prova a reagire al 61′ con Sanabria che imbuca per Vlasic: Kim spazza via. Il Napoli fraseggia e continua a pressare alto, sfiora il poker al 64′ con Rrhamani che conclude al volo con il destro, mandando però alto sulla traversa. Il quarto gol arriva al 68′: Osimhen ruba palla a Schuurs sulla trequarti, imbuca per Kvaratskhelia che a sua volta serve centralmente per Ndombélé che deve mettere in rete infilando rasoterra Milinjovic-Savic in uscita disperata. Il Toro si arrende e il Napoli controlla fino al termine senza correre rischi.

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo la vittoria schiacciante sul campo del Torino è intervenuto al microfono di DAZN: “Le finalizzazioni di Osimhen e quel fatto di andarci di testa come sa fare soltanto lui evidenziano questa grandissima qualità che ha. Secondo palo? Va lì perché quelli che crossano crossano sul secondo. E’ una situazione che dipende da dov’è la palla. Se la palla è sulla linea della rimessa laterale arriva un cross su cui devi attaccare il primo palo, se il cross invece arriva 10-15 metri dentro l’alert dei difensori è tutto sul primo palo e quindi si trova spazio sul secondo palo”.

Avete fatto sembrare facile vincere a Torino: che incredibile fame avete?
“E’ l’ennesima volta che io vado a parlare coi ragazzi prima di una partita, avendo il sentore che ci possa essere appagamento, ed è l’ennesima volta che loro rispondono facendo vedere di essere fatti di una pasta diversa. Vogliono essere qualcuno da cui si riceve un segnale di quelli di chi veste la maglia del Napoli. Chi ha fame non tiene sonno, è un detto napoletano, ed è proprio così”.

Osimhen e Kvaratskhelia ancora decisivi.
“Sul terzo gol risaltano il tacco di Kvara e il cross di Olivera, che ha fatto un grandissimo cross, e il colpo di testa di Osimhen. Ma guardate quello che fa Di Lorenzo: da un fallo laterale fa un taglio in mezzo al campo, fa l’uno-due lungo trenta metri e porta palla a sinistra per permettere che ci sia il largo dove sviluppare l’azione. Non è che il Napoli si limiti a loro due, è tutto allargato a tutti i componenti della squadra. Di Lorenzo ha fatto una partita stratosferica, da campione, da extraterrestre”.

Kim, Di Lorenzo e Anguissa sono i suoi intoccabili?
“Hanno la qualità di farsi trovare sempre dentro al gioco, questa continuità, questa aggressione come quella di Kim che non sono facili da trovare. Allora te ne privi difficilmente. Io ho visto fare queste cose che fa Kim a pochi giocatori. L’allenatore sceglie per quello che gli dà più risultati”.

Di Lorenzo ha tranquillizzato Kvara prima del rigore.
“Di Lorenzo è quello che ha grandissima personalità, grandissimo carattere. Come Osimhen, Kim, Rrahmani sta diventando un leader di assoluto valore. Questi giocatori a volte riescono a infondere quella tranquillità e quella forza che possono far decidere il compagno di squadra. E fanno bene a manifestarle”.

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