Petagna risolutore, il Napoli vince in extremis a Genova.

Napoli’s Italian forward Andrea Petagna celebrates after scoring a goal during the Italian Serie A soccer match Genoa Cfc vs Ssc Napoli at Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, 29 August 2021 ANSA/SIMONE ARVEDA
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Soffre ma vince il Napoli che contro un Genoa infarcito di giovani conquista il secondo successo consecutivo e vola in vetta con Inter e Lazio.

Partenopei in vantaggio con una magia di Fabian Ruiz a fine primo tempo, Genoa che pareggia con Cambiaso ma poi cade nel finale su gol del neo entrato Petagna.

Rossoblù che recriminano per un gol annullato a Pandev molto dubbio. Per il Genoa però da domani inizierà una nuova stagione con gli attesi rinforzi, Maksimovic, Caicedo, Vasquez e Touré tutti presenti in tribuna e disponibili per la ripresa dopo la sosta. E’ solo al 39′ che arriva il vantaggio degli ospiti grazie ad una magia di Fabian Ruiz da limite che con un diagonale perfetto per precisione e potenza infila il pallone nell’angolino più lontano dove il portiere rossoblù non può arrivare. Nell’intervallo Ballardini cambia inserendo Pandev e il giovane polacco Buksa all’esordio e il Genoa cambia volto.

Già al 5′ Ghiglione avrebbe la palla del pari ma prima Meret poi Manolas si oppongono. Al 9′ Genoa in gol con Pandev che ribadisce in rete una palla persa da Meret ma Di Bello annulla per un fallo, molto dubbio, sullo stesso Meret. Il gol però è nell’aria e arriva al 24′, dopo che Sirigu aveva salvato su Lozano, Ghiglione taglia l’area con un cross che trova pronto sul secondo palo Cambiaso, tiro al volo e gol per il giovane esterno nato a Genova e prodotto del settore giovanile rossoblù.

Spalletti si affida così ai cambi inserendo Ounas e Petagna ma è sempre Insigne il più pericoloso impegnando in ben due occasioni il portiere rossoblù. E proprio Petagna appena entrato al 40′ trova il gol del nuovo vantaggio spizzicando di testa una punizione di Mario Rui con Masiello, suo marcatore, immobile.

(ANSA).

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo la vittoria contro il Genoa al ‘Ferraris’ è intervenuto al microfono di Dazn: “Gol annullato al Genoa? Giusto fallo perché l’attaccante la palla ce l’ha lunga, si gira di spalle e cerca il contatto col portiere, non la palla. L’attaccante va per disturbare l’uscita del portiere, è fallo. Si gira di spalle e va a cercare il contatto perché lui ormai l’ha battezzata lunga. Si gira e cerca il contatto, il portiere perde palla perché picchia con lui. Fallo, inutile girarci intorno. E’ facile da vedere, si gira per sbattere sul portiere, non per cercare la palla. L’attaccante la palla non può prenderla”.

L’idea Insigne falso 9 è nata vedendolo anche in Nazionale? “Mi solletica lui vederlo in allenamento, sa ricoprire più ruoli. Ogni tanto il terzo attaccante deve abbassarsi anche sul quinto quando giochi contro un modulo come quello del Genoa e Insigne lo fa e l’ha fatto anche stasera, ma noi volevamo lasciarlo nella zona calda perché deve mettere il suo marchio. Quando lui si abbassava molto Elmas e Fabian erano chiamati ad attaccare lo spazio. Nel primo tempo però 2-3 giocate le ha fatte anche da quella posizione lì, si è creato un paio di palloni in cui poi è stato bravo il portiere ad annientare lo spunto”.

Insigne in stile Mertens di Sarri?Quella di Mertens fu una grande invenzione, ha le qualità per prendere palla sui piedi e andare nello spazio. Insigne è più bravo a prenderla sui piedi, è quello il suo marchio: la prende, si gira e imbuca. Noi purtroppo in questo momento abbiamo Mertens fuori e queste sono assenze che contano. Con cinque cambi nella lunghezza del campionato va recuperato qualche calciatore”.

Petagna è parso centrato sul Napoli. “Ha quelle caratteristiche lì. E’ bello chiaro come calciatore. E’ una prima punta bravissima tecnicamente, uno da palla addosso e da chiusura d’azione in area di rigore. E’ chiaro che poi ogni tanto gli ho preferito gli altri perché poi là davanti ne ho tre, anche Mertens e Osimhen. Può fare altri ruoli quando faremo il 4-2-3-1. Il timore è che poi non usandolo si stufi un po’ e questa cosa va chiarita con lui. Esiste sempre la possibilità che possa andare via, col mercato aperto è sempre così. Gli ho chiesto se potessi metterlo dentro in caso di bisogno, lui mi ha dato disponibilità e mi ha risposto che non c’erano problemi e avrebbe fatto tutto ciò che doveva”.

Resterà al Napoli? “Ne parleremo insieme. Ma è lui che deve essere padrone delle sue volontà. Tenteremo di fare tutto ciò che va fatto, tenendo conto anche che la società deve rientrare sugli stipendi, come ha detto De Laurentiis. Bisogna fare dei ragionamenti. Dopo il gol è venuto da me e ci siamo trasferiti la gioia per coinvolgerci a vicenda. Lui era contento, io ero felicissimo. Ha avuto una reazione da bomber vero. Giusto così”.

Il Napoli c’è tra le sette che lottano per il vertice? “Sì, è tra quelle sette lì. Non è l’ottava. Di insidie che vengono dal basso ce ne sono, basta guardare l’intensità dell’Empoli avuta ieri contro la Juventus. Nessuno dava come partita possibile quella che abbiamo visto, invece con intensità e idea di gioco hanno vinto i ragazzi di Andreazzoli con una partita importantissima”.

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