Raffaele Di Fusco racconta i suoi scudetti all’Archivio di Stato.

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Tanti ricordi appassionati si sono succeduti ieri nel corso del convegno organizzato all’Archivio di Stato di Napoli dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) per raccontare lo Sport sul territorio tra trionfi, economia e passione. Tra i relatori, ha suscitato grande interesse il racconto di Raffaele Di Fusco, storico portiere dei primi due scudetti del Napoli: “È innegabile che chi vince a Napoli è un campione per sempre – ha spiegato -. Basti pensare che gli onori che il popolo riserva ai grandi campioni quando tornano in città, come accade ogni volta a Careca, uno dei giocatori più amati e rappresentativi dell’epoca, sono quelli che tutti noi che abbiamo vissuto quegli anni viviamo ogni giorno, pur essendo stati dei comprimari”.

Il portiere del Napoli di Maradona ha poi raccontato cosa accadde realmente nel giugno ’89, quando Ottavio Bianchi lo fece subentrare nel ruolo di attaccante: “All’epoca eravamo solo in sedici in rosa e se mancava qualcuno il portiere di riserva non veniva inserito in distinta e, in caso di necessità durante la partita, poteva subentrare anche in un ruolo di movimento indossando una maglia diversa dalla numero 12. Quella volta si fece male Careca e avevamo due giocatori che si erano infortunati prima della partita, così il mister mi disse di prepararmi. Io ero scettico, ma è anche vero che in attacco me la cavavo bene, per cui entrai in campo in un ruolo insolito. Da quell’episodio le regole cambiarono, per evitare che accadesse di nuovo. Devo dire che ricordo con nostalgia quella gara, perché i due portieri in campo erano due amici ed entrambi non ci sono più: parlo di Giuliano Giuliani e Andrea Pazzagli, con i quali uscii dal campo abbracciato alla fine di quell’insolita partita”.

L’incontro, nel corso del quale è stato anche presentato il libro “Campioni per sempre”, il volume firmato da Gianfranco Coppola ed edito da LeVarie, arricchito dalle foto di Pietro Mosca e dai racconti di nove firme storiche del giornalismo italiano, con il contributo di Dario Santoro, ha visto anche gli interventi di Gianfranco Coppola, presidente nazionale USSI, e della direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino, della giornalista e inviata di Repubblica Licia Granello, del funzionario archivista e curatore della mostra “Forza Napoli Sempre” Lorenzo Terzi e del presidente dell’USSI Campania Mario Zaccaria, moderati da Marco Lobasso, giornalista e local editor di LeVarie.

Al termine dell’incontro l’USSI ha voluto premiare due dirigenti che si sono distinti per lo sviluppo dello sport: Annapaola Voto, dirigente regionale che fu l’anima del cerimoniale e della gestione dell’Universiade insieme all’allora commissario Gianluca Basile, e l’attuale direttore generale dell’ARUS, Flavio De Martino, che con competenza si impegna per la manutenzione e la cura degli impianti sportivi, oltre 70 dei quali furono ristrutturati per l’evento e che necessitano di una gestione oculata per non disperderne il patrimonio.

L’evento è stato promosso dall’USSI e dall’Archivio di Stato di Napoli, con il patrocinio di Sport e Salute

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