Il sarrismo in 5 punti.

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In città non si parla d’altro. I tifosi sono semplicemente innamorati della squadra e del proprio tecnico, capace di regalare emozioni, gol e spettacolo ai tanti supporters partenopei. Gli addetti ai lavori, così come chi si occupa di quotare le gare della Serie A come il bookmaker online Skybet.it, elogiano il lavoro svolto fino a questo momento dal tecnico toscano di origini napoletane.  Ciò, però, che più affascina in assoluto di tutta questa storia è il concetto di sarrismo. Il sarrismo è qualcosa che va oltre il calcio, il bel calcio. Il sarrismo è un nuovo modo di concepire tutto ciò che gira intorno al mondo del calcio. Proviamo a spiegarlo in cinque punti:

il sarrismo è bellezza

“A noi interessa la bellezza. Vogliamo divertirci e divertire i nostri tifosi”. Parole e musica di mister Maurizio Sarri. Un concetto, quello di bellezza, espresso più e più volte dall’ex impiegato di banca. La bellezza applicata allo sport più seguito in italia è qualcosa che si conquista col tempo, e qualcosa che mancava da troppo tempo al calcio italiano. Oggi, invece, il Napoli di Sarri gioca probabilmente il calcio migliore al Mondo insieme al City di Guardiola ed a poche altre squadre.

Il sarrismo è gioia

Ebbene sì, il sarrismo è gioia. La gioia di veder giocare bene la propria squadra. La felicità negli occhi dei tifosi all’uscita dallo Stadio, dopo una vittoria, ma soprattutto la consapevolezza di aver visto qualcosa di estremamente bello, di estremamente gioioso. Qualcosa di lontano dal concetto di calcio all’italiano. E questo vale, per quanto possibile, più di mille scudetti.

Il sarrismo è originalità

Sarri sorprende gli addetti ai lavori sia per le vicende calcistiche che per quelle extracalcistiche. Il mister toscano è lontano anni luce dal prototipo di allenatore italiano dedito al ‘’politicamente corretto’’ in sede di conferenza stampa e interviste varie. Sarri usa un codice tutto suo, del tutto nuovo ed innovativo. L’ex tecnico dell’Empoli è schietto, spigoloso, vero. Maledettamente sincero. E questo lo rende rivoluzionario, ancor di più, rispetto al resto degli allenatori in circolazione.

Il sarrismo è ‘’potere al popolo’’

Quello che sta facendo il Napoli è straordinario. E lo è ancor di più se si guarda alla differenza che c’è con la storia, le strutture ed il fatturato della Juventus, ma anche dell’Inter e del Milan. Il Napoli è una società sana, ma con un potere economico infinitamente inferiore rispetto alla società economica. Ed i risultati degli ultimi anni, specie quelli di quest’anno dove la squadra azzurra ha il secondo miglior rendimento d’Europa per media punti, sono stati possibili solo e soltanto grazie al lavoro e l’abnegazione di Sarri, dei ragazzi e della società.

Il sarrismo è appartenenza

Il concetto più forte e più vicino al sarrismo è quello dell’appartenenza. Sarri è napoletano dentro, lo è nei gesti, nelle parole e nei concetti. È figlio di un popolo che tra mille difficoltà trova le risorse per emergere e farsi valere nel mondo, in qualsiasi ambito. Il giusto premio per la filosofia sarrista sarebbe la conquista di quel titolo tanto atteso dai tifosi partenopei. E questo avrebbe dell’incredibile, assumerebbe i contorni della straordinarietà, e non solo per il risultato sportivo.

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