Spinazzola: qui per Mister Conte

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A Dimaro Folgarida il protagonista della mattina è il presidente Aurelio De Laurentiis, nel pomeriggio tocca a Leo Spinazzola ed in mezzo c’è nuovamente l’intenso lavoro diretto da Mister Conte. Questa la sintesi della settima giornata di allenamento del Napoli in Trentino.

“L’obiettivo del Napoli? Dare fastidio a tante squadre. Per ora pensiamo a lavorare sodo (mediamente sei ore quotidiane negli ultimi giorni – ndr) e poi, a marzo aprile, tireremo le somme. Daremo fastidio e ci toglieremo tante soddisfazioni, questo di sicuro vedremo dove ci troveremo in classifica”.

Parola di Leonardo Spinazzola neo acquisto del Napoli e nel pomeriggio protagonista della conferenza stampa al teatro di Dimaro Folgarida. Fuori di metafora la compagine partenopea dovrà essere pungente, esattamente come lui sa esserlo sulla corsia di sinistra. Curioso, però, che la sua rete nella sfida contro l’Anaune, la prima della stagione per il Napoli, sia arrivata di destro e dalla destra. “Non so nemmeno io cosa facessi lì – scherza Leo – anche se il gioco del mister prevede che gli esterni “entrino dentro” il campo, con libertà di manovra e con la giusta libertà”.

Il giorno dopo il test match contro la compagine dilettantistica trentina, Conte ha portato in campo la squadra al mattino per un accurato allenamento tattico e, nel pomeriggio, dopo sette giorni di lavoro intenso, ha concesso a tutti metà giornata di riposo.

Per Spinazzola un po’ di straordinario con la conferenza stampa che ha calamitato l’attenzione dei 100 operatori dell’informazione accreditati al 13.o ritiro azzurro in Val di Sole. Tra i ricordi l’Europeo 2021 dove fu uno dei protagonisti con un’altra maglia azzurra, quella della Nazionale guidata da Roberto Mancini, prima che un gravissimo infortunio lo mettesse fuori gioco nelle ultime due partite.

Con Zambrotta come modello, “abbiamo caratteristiche diverse, ma è uno dei miei modelli”, a 31 anni Leo è pronto per scrivere un’altra pagina della sua splendida carriera.

“Sono etichettato come il giocatore che scende in campo 10 volte l’anno ma nelle ultime due stagioni ho giocato 77 partite, non mi sembrano poche. Il mio obiettivo è proseguire su questa strada e migliorare, perché a qualsiasi età si può crescere”.

Ecco, appunto: i miglioramenti si raggiungono attraverso il lavoro e il motto “amma faticà!” di Mister Conte è perfetto, “visto quanto abbiamo lavorato nei primi sette giorni di ritiro. Lui è forte, fortissimo e continua ad alzare l’asticella, anche in una semplice esercitazione tattica. Cerca di spingerti sempre oltre il limite, sia mentalmente che fisicamente. Ha idee chiare e concetti molto validi. Manca ancora un mese all’inizio del campionato: c’è molto da fare, ma siamo sulla strada giusta. E sono convinto che il mio stato di forma sarà decisamente superiore rispetto ad un anno fa”.

Con un intenso lavoro il recupero assume un ruolo fondamentale? “Assolutamente sì – chiarisce l’esterno sinistro azzurro -. E, infatti, finita la seduta o si va al massaggio o a mettere le gambe nel torrente. Poi ci sono il riposo e la dieta: non abbiamo avuto ancora modo di gustare qualche prelibatezza tipica trentina, perché mangiamo bene ma ovviamente in regime controllato”.

Spinazzola è arrivato a Napoli perché c’è Conte? “La sua presenza ha certamente inciso tantissimo. Era da tanto tempo che volevamo lavorare insieme e ci siamo riusciti. Il fatto che il mister sia arrivato a Napoli ha pesato in maniera decisiva sulla mia decisione. Qui ho trovato grande voglia di riscatto e le parole dette dal mister in conferenza sono esattamente quelle dette a noi: prendiamo la scorsa stagione e chiudiamola in un armadio pronti ad aprire l’anta per ricordarci cosa non dovremo fare. Ripartiamo e quindi le parole d’ordine sono resettare e spingere”.

Tra poco arriverà Kvara. “Sarà bello condividere con lui la fascia sinistra: è un giocatore veramente forte. Da quinto il mio compito è quello di fare avanti e indietro per tutta la partita, ma con questo sistema mi ritrovo spesso più vicino alla porta”.  E poi c’è Lukaku. “Ci sentiamo spesso, perché è un amico. Abbiamo un grande rapporto, parliamo di tante cose ma non della possibilità di essere nuovamente compagni di squadra”. Poi la chiosa finale: la parola scudetto è “tabù”.

Sognare è bello mantenere i piedi ben piantati per terra è un obbligo. “I campionati sono tutti difficili – spiega Aurelio De Laurentiis – È bello ricominciare la stagione con questa semina. C’è una bellissima canzone della Mango, che si chiama “La Noia”. In questo caso non ci si può annoiare perché niente è scritto. Bisogna riseminare e ripartire. La semina e i germogli dipendono anche dal tempo. È un copione mai scritto, solo nei film il copione si può prevedere e c’è una sceneggiatura scritta. Nel calcio il copione non è mai scritto: lo scrivono i calciatori, le società e i tifosi. Nel calcio chi arriva secondo sembra un fesso. Ma tutti possono competere e metterci la “cazzimma”.

Domani si riprende con il lavoro pieno e doppia sessione di allenamenti. In serata Piazza Madonna della Pace ospiterà la serata dedicata allo staff tecnico di Conte. A rivolgere le domande i giornalisti ed anche il pubblico. Bambini in particolare.

INFO: www.visitvaldisole.it e www.visittrentino.it

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