Il Napoli ha pubblicato su Twitter un video per mostrare gli spogliatoi dello stadio San Paolo dove sabato ci sarà l’esordio interno contro la Sampdoria. Nel video si vede una fila dedicata ai lavandini senza però i lavandini, pannelli non fissati alle pareti, numerosi trabattelli nelle diverse stanze, secchi di vernice in terra, una presa elettrica che penzola dalla parete.
“Queste le condizioni – si legge nel tweet – degli spogliatoi del Napoli dello stadio San Paolo, a 70 ore da Napoli-Sampdoria, che hanno scatenato la reazione di Ancelotti contro Regione, Comune e commissari”.
Queste le condizioni degli spogliatoi del Napoli dello stadio San Paolo, a 70 ore da #NapoliSampdoria, che hanno scatenato la reazione di @MrAncelotti contro Regione, Comune e Commissari. pic.twitter.com/YAROtscwIh
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) September 12, 2019
L’allenatore del Napoli, infatti, ieri sera in un comunicato si è definito “indignato” per le condizioni dello spogliatoio. In serata gli esponenti dell’agenzia per le Universiadi hanno affermato che la consegna delle aree era prevista per domani e che avverrà regolarmente.
“Secondo me si sta montando un caso e potrei fare anche io un po’ di polemica perché, guardacaso, lo spogliatoio è l’unico segmento di cui non si è occupato il Comune”. Lo ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, in merito alle dichiarazioni di Carlo Ancelotti, sui lavori ancora in corso negli spogliatoi del San Paolo. “Aspettiamo il momento dell’esordio – ha affermato -. Per gli altri lavori, devo dire la verità, ci hanno fatto tutti i complimenti per quello che abbiamo fatto e tutto il resto”. “Quello era un accordo, se non ricordo male tra l’Agenzia regionale per le universiadi, Gianluca Basile, la Regione Campania e il Napoli – ha sottolineato – però, Gianluca Basile ha detto che per sabato lo spogliatoio sarà in condizioni più che accettabili se non ottime, quindi diamo per buone le dichiarazioni di Basile”.
“Probabilmente è stato un caso un po’ amplificato, altrimenti per il resto andate a chiedere a Basile e agli altri – ha concluso -. Il Comune quello che doveva fare lo ha fatto”.