Lacrime di gioia per Alessia Russo al termine dell’esibizione col nastro. L’atleta azzurra ha chiuso al secondo posto alle spalle della fuoriclasse russa Ekaterina Selezneva, autentica star con 4 ori e un bronzo nel torneo di ginnastica ritmica, in un PalaVesuvio in delirio. Terza classificata l’ucraina Eva Meleschuk.
La 22enne toscana, alla sua prima Universiade, non nasconde l’emozione per il secondo gradino del podio: “Sono contentissima, per me è stata una gara difficile: tra cerchio e nastro ho avuto tre ore di pausa in cui mantenere la concentrazione sempre alta. Mi aspettavo una medaglia di bronzo e alla fine ho portato a casa l’argento. Il calore del pubblico del PalaVesuvio mi ha fatto venire i brividi e mi sono emozionata. Tornerò sicuramente a Napoli”.
Il PalaVesuvio, sold out anche per le finali di oggi, ha ospitato l’ultima giornata della ritmica ai Giochi Universitari, dopo le gare dell’artistica dei giorni precedenti. L’Italia ha regalato agli spettatori dell’impianto di Ponticelli ben quattro podi: oltre all’argento con Alessia Russo, tre medaglie nell’artistica con il bronzo a squadre per Carlotta Ferlito, Lara Mori e Martina Rizzelli, l’argento per Lara Mori alla trave e l’oro per Carlotta Ferlito nel corpo libero.
Un podio deciso dai rigori. La nazionale italiana allenata da Daniele Arrigoni ha conquistato allo Stadio Arechi di Salerno la medaglia di bronzo al torneo di calcio dell’Universiade, superando ai penalty la Russia nella finale per il terzo posto. Gli azzurri, passati in vantaggio nella prima parte della gara con reti di Sbrissa e Pogliano, sono stati raggiunti dai russi a pochi secondi dal termine dei tempi regolamentari. Poi, il successo ai rigori (4-3), che invece avevano provocato l’eliminazione due sere fa con il Giappone, campione in carica, in semifinale.
L’Italia del calcio ritorna così sul podio delle Universiadi da dove mancava dal 2015 quando vinse la medaglia d’oro in Corea del Sud.
E’ medaglia di bronzo!!!! Gli azzurrini di Daniele Arrigoni conquistano il terzo posto del podio complicandosi la vita nel finale ma trovando nei rigori, questa volta, la gioia negata contro il Giappone.
L’Italia torna a giocare per la terza volta a Salerno. Qui ha cominciato la sua Universiade, vittoriosa contro il Messico 2-0, e qui la termina con la conquista del bronzo, dopo la delusione dell’eliminazione in semifinale contro il Giappone. Arrigoni cambia ancora formazione, come di consueto: tutti a disposizione tranne Giraudo infortunato e Grieco squalificato.
All’11’ il gol: fallo del portiere Grigorian su Sbrissa, l’arbitro non ha esitazioni e indica il dischetto. Lo tira Zonta, autore del gol del 3-3 contro il Giappone in fase di recupero. E il giocatore, alla sua seconda Universiade, non sbaglia, ricevendo l’abbraccio liberatorio dei compagni: l’Italia ci tiene a questa medaglia, ci tiene a ripartire con qualcosa di tangibile che concretizzi e premi il suo ottimo percorso in questa Universiade. Perché alla fine riparte imbattuta, fermata nella rincorsa all’oro soltanto da un rigore finito sul palo e dopo aver segnato in tutte le partite.
La prima occasione della Russia arriva al 22’ con un tiro di Pogorelov che non impensierisce Cucchietti. La Russia non sembra particolarmente aggressiva e convinta. Al 34’ punizione di Serena: Galeandro, di testa, colpisce il palo ma la fortuna stavolta è dalla parte dell’Italia. Il pallone entra ed è 2-0 sotto un caldo umido che fiacca le gambe ma non la voglia degli azzurrini di portare a casa questa vittoria e il bronzo. I tifosi sono pochi, purtroppo: forse 300.
Al 67’ un fallo di Mercadante, appena entrato, su Iusupov permette alla Russia di accorciare le distanze su rigore. All’81’ è bravo Grigorian a negare la doppietta a Galeandro che poi esce, stremato, cedendo il posto a Filippo Strada: appena entrato, viene colpito duramente da Masalskii che viene espulso dall’arbitro. La Russia resta in dieci ma sembra più convinta e riesce a ottenere il pareggio al 92’ con un beffardo tiro di Pogorelov.
E’ un pari che fa venire i brividi a pubblico e giocatori. L’incubo del Giappone di due giorni fa è ancora vivissimo. Ma stavolta c’è il lieto fine. Salamatov sbaglia l’ultimo tiro: E la medaglia di bronzo è un premio anche al lavoro di Daniele Arrigoni, felice ed emozionato: “Non dimenticate che questo gruppo è nato in pochissimo tempo e abbiamo fatto un ritiro di appena cinque giorni a Roma prima di venire qui. Questa Universiade è stata un’esperienza meravigliosa che non dimeticherò mai: E questo gruppo ha risposto come volevo io: con cuore e coraggio in ogni situazione”. Anche il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli gongola, perché lui ci ha sempre creduto. E nel giorno del compleanno della Lega Pro, nata il 13 luglio del 1959, non poteva esserci regalo più bello: “Complimenti ai ragazzi, a un gruppo che si è dimostrato meraviglioso dall’inizio e a un tecnico che sa lavorare con professionalità e umanità. Questa medaglia dimostra che siamo sulla strada giusta. Da lunedì si continua, per rincorrere nuovi risultati. Se la prossima volta vogliamo battere il Giappone dobbiamo fare una cosa semplice: programmare!”
Russia-Italia 5-6 dopo i calci di rigore
RUSSIA: Grigorian, Botaka-Ioboma, Kuftin, Stepanov (43’ Ustinov), Bolshunov (72’ Kirsanov), Pogorelov, Iusupov, Larionov (46’ Leliukhin), Nasyrov, Masalskii, Sherstnev (55’ Salamatov) A disposizione: Poletaev, Kotov, Ryzhov, Parfenov, Bakatin. Allenatore: Sherstnev.
ITALIA: Cucchietti, Serena, Gatti, Zonta (72’ Galli), Sbrissa, Florio (65’ Mercadante), Tentardini, Collodel, Galeandro (87’ Strada), Pogliano, Cericola (73’ Ruzzittu). A disposizione: Marcantognini, Giraudo, Ungaro, Vitturini, Grieco. Allenatore: Arrigoni.
Arbitro: Ortega (Perù)
Assistenti: Castiglione e Gambino (Italia)
Quarto uomo: Araki (Giappone)
Marcatori: 11’ Zonta (rig.), 34’ Galeandro, 67’ Salamatov (rig.), 92’ Pogorelov.
Sequenza rigori: Sbrissa (gol), Iusupov (gol), Ruzzittu (gol), Nasyrov (gol), Collodel (parato), Kuftin (parato), Mercadante (gol), Kirsanov (gol), Strada (gol), Salamatov (traversa).
Note. Ammoniti: 62’ Sbrissa, 85’ Iusupov, 88’ Masalskii (espulso per doppia ammonizione), 90’ Ustinov, 94’ Tentardini. Angoli 7-4 per l’Italia. Recuperi: pt’ 2, st’ 4