Universiadi, bronzo nei tuffi di coppia.

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Ancora un bronzo per l’Italia nei tuffi, dopo il terzo posto conquistato da Giorgio Auber, due giorni fa. Gli azzurri salgono sul podio con il duo Andrea Cosoli e Francesco Porco alle spalle di Cina e Russia. Spalti pieni questo primo pomeriggio nella Piscina della mostra d’Oltremare a Napoli nonostante il sole e le temperature per applaudire gli italiani.

La gara si conclude con la Cina in testa a 403,71, seguita dalla Russia a 373,62 e dall’Italia a 362,64. «Ci alleniamo molto raramente insieme visto che io sono di Cosenza e lui di Roma», dichiara a fine gara Francesco Porco «quindi per noi questo terzo posto equivale a un primo». «Conciliare lo studio con l’allenamento non è facile», aggiunge Andrea Cosoli «ci vuole determinazione ma soprattutto molta costanza».

Prossime gare dei tuffi domani, 7 luglio con la finale 3 metri sincronizzato donne e piattaforma 10 metri sincronizzato donne e uomini.

È tuffi mania all’Universiade. Quattrocentonovanta i biglietti venduti per il programma odierno alla Piscina della Mostra d’Oltremare, che in giornata prevede alle 12 la finale femminile dal trampolino dei tre metri, alle 13,45 il sincronizzato maschile da tre metri e alle 16 il sincronizzato donna da dieci metri. Domani, alle 14,30 è in programma la finale femminile nel sincronizzato femminile da tre metri, mentre alle 16,30 c’è la finale di tuffo sincronizzato misto da piattaforma.

Con più di 50 atleti impegnati in otto discipline all’Universiade Napoli 2019 l’Arabia Saudita ha iscritto per la prima volta delle atlete ad una competizione sportiva universitaria. Napoli rappresenta per le studentesse di Riyad la città di esordio in una competizione internazionale.

“Ho fortemente voluto la loro partecipazione. Il nostro progetto, che guarda al futuro, è fare in modo che in questo tipo di competizioni sportive ci sia una eguale rappresentanza delle atlete come degli atleti”, dice Khalid Almuzaini, presidente della Federazione sportiva universitaria dell’Arabia Saudita, già preside della Facoltà di Scienze Motorie all’Università di Riyad. “Il progetto che sto portando avanti su mandato del Ministro dello Sport è quello di far crescere nei prossimi quattro anni lo sport universitario. Per questo – aggiunge – stiamo lavorando con team di esperti e con organizzazioni sportive internazionali. Abbiamo fatto importanti investimenti per creare nuovi impianti nelle Università del Regno e per aumentare il coinvolgimento di atlete ed atleti. Il nostro obiettivo è raggiungere una buona posizione nel medagliere già alle prossime Universiadi estive in Cina nel 2021. Sono certo che Riyad molto presto sarà pronta per ospitare l’Universiade. Abbiamo programmato già un ‘test-event’, un campionato universitario mondiale, per poi poter arrivare ad organizzare una manifestazione di questo tipo”. “Pensiamo – prosegue Almuzaini – che lo sport possa essere anche un forte attrattore turistico per far conoscere al mondo le bellezze dell’Arabia Saudita. Sono onorato di essere a Napoli e in Italia. Sapevo della vostra accoglienza. Ora che sono qui posso dire che le aspettative che avevo sono state ampiamente rispettate. Girando per la città ho trovato persone amichevoli e cordiali. Sono rimasto positivamente sorpreso anche dalla grande organizzazione di questo evento e dalle professionalità impiegate che sto incontrando. L’Italia per noi sauditi è uno dei Paesi che più amiamo visitare, molti di noi conoscono tanto dell’Italia: le sue bellezze paesaggistiche, artistiche e architettoniche. Anche Napoli è molto nota, conosciamo ad esempio il legame forte della città con Maradona. Sono tante le famiglie saudite che ogni anno programmano le loro vacanze in Italia. La mia famiglia ad esempio, prima ancora dell’Universiade, mi proponeva di venire qui in vacanza. Adesso che sono qua sono certo che tornerò a Napoli con la mia famiglia. La stessa cosa faranno molti colleghi, in tanti mi dicono che al termine della manifestazione vogliono ritornare in Italia e a Napoli”.

Una delegazione, quella proveniente dalla Mongolia, composta da 46 persone, di cui 33 atleti che all’Universiade Napoli 2019 gareggiano in 17 sport. La Mongolia ha una forte tradizione sportiva nel judo, nel tiro a segno e nel taekwondo. “La prima impressione arrivando qui a Napoli è stata molto buona. Solo il clima è un po’ caldo, ma per il resto la città è bellissima”, dice il capo delegazione della Mongolia, Jargal. “Vivere poi in questo Villaggio Atleti, a bordo di una nave da crociera è davvero interessante, soprattutto per noi della Mongolia dove non c’è il mare”. Parlando della manifestazione sportiva aggiunge: “Il livello delle competizioni in questa Universiade è molto alto. L’organizzazione è buona. Sono molto felice di essere qui, dopo aver già partecipato in Italia ad una Universiade, a Tarvisio nel 2003 e in Sicilia nel 1997”. “Dopo le gare – prosegue – i nostri atleti universitari non vedono l’ora di visitare la città e scoprire le bellezze di questo posto. Di Napoli in Mongolia è molto famosa la pizza. Ieri sono stato in una delle migliori pizzerie della città. Era buonissima, un gusto davvero straordinario”, conclude. 

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