“Ogni giorno migliora la nostra posizione nel Medagliere, non tanto come quantità di medaglie conquistate – attualmente siamo al sesto posto – quanto nella qualità delle medaglie. Abbiamo già superato nei numeri gli ori conquistati a Taipei, 10 rispetto ai 9 di due anni. E l’Universiade ancora non è finita, speriamo di continuare a migliorare la nostra posizione. Ci aspettiamo ancora grosse sorprese nell’Atletica come negli sport a squadra”. Così Gianni Ippolito, capo della delegazione azzurra a Napoli 2019.
Il PalaVesuvio di Ponticelli, dopo il tripudio di pubblico e di medaglie per l’Italia femminile nella ginnastica artistica, è pronto ad accogliere anche le gare di ginnastica ritmica della 30^ Summer Universiade, in programma da domani 11 luglio fino a sabato 13.
Per l’Italia scende in pedana la ginnasta Alessia Russo allenata da Germana Germani, medaglia di bronzo ai Mondiali di Sofia nella gara per team, assieme a Milena Baldassari e Alexandra Agiurgiuculese.
“Mi sono allenata moltissimo su tutti e quattro gli attrezzi e sono pronta”, ha detto la giovane toscana che non si pronuncia sull’esito del torneo ma parla “di portare a casa una buona gara”.
È l’atmosfera di Napoli 2019 a colpire soprattutto Alessia:”Siamo stati accolti con il sorriso e con l’accoglienza tipica del Sud, mi sono subito sentita a mio agio. Anche l’esperienza sulle navi, nel villaggio degli atleti, è bellissima e molto emozionante”. A colpire la ginnasta è anche la venue del PalaVesuvio dove “ci si allena davvero bene, aria condizionata, ampi spazi, e speriamo anche nel tifo del pubblico”.
Proprio dalla Federginnastica, al termine delle gare di ginnastica artistica, sono arrivati i complimenti del Presidente Gherardo Tecchi che ha ringraziato l’organizzazione di Napoli 2019 e ha definito il PalaVesuvio di Ponticelli “un vero gioiello” con l’auspicio che diventi un fulcro della Ginnastica italiana e campana.
“Italiani e iraniani hanno la stessa faccia, non vedo tante differenze, entrambi sono popoli amichevoli ed accoglienti”. Mahsa Mardani, è un’atleta iraniana, studentessa di educazione fisica a Teheran, che all’Universiade Napoli 2019 ha partecipato nelle competizioni del taekwondo. “Sono soddisfatta della mia gara – dice – il mio team ha vinto un oro e cinque medaglie di bronzo. È andata davvero molto bene”. Mahsa alloggia nel Villaggio Atleti di Caserta ma è spesso a Napoli per incontrare il resto della delegazione iraniana ospitata nel Villaggio Atleti alla Stazione Marittima. “Caserta è una bella città ma Napoli – aggiunge – è meravigliosa. Finora ho avuto modo di girare un po’ il centro storico nella parte vicina al Porto e sono rimasta affascinata. Solo non mi aspettavo che qui facesse così caldo”. Per il capo delegazione, Hussain Nazari, docente di taekwondo all’Università di Teheran, una manifestazione come l’Universiade ha il merito di ospitare Paesi di tutto il mondo. “È davvero importante vedere sotto un’unica bandiera, quella dello sport, atleti provenienti da così tanti Paesi, alcuni anche in conflitto tra loro, che s’incontrano nel segno dell’amicizia e del rispetto. Lo sport – prosegue – è fondamentale nell’educazione dei giovani studenti. Anche nelle Università iraniane è molto diffuso, e tanti sono anche i corsi di specializzazione per diverse discipline come il taekwondo, il calcio, la pallavolo”, conclude.
È in condizioni stazionarie ma resta in prognosi riservata lo sprinter algerino Mohamed Abdelhakim Guetthouche, vent’anni, colto questa mattina da un heatstroke (colpo di calore) mentre era in procinto di gareggiare sulla pista dello stadio San Paolo di Napoli. Immediatamente soccorso dal personale che ha prestato le prime cure del caso, l’atleta algerino è stato poi trasportato all’ospedale Cardarelli di Napoli dove è tutt’ora ricoverato.