Seconda medaglia d’oro per l’Italia all’Universiade. Nel tiro a segno Fiammetta Rossi e Simone D’Ambrosio salgono sul gradino più alto del podio nel trap misto, battendo in finale Cina-Taipei. Fiammetta Rossi aveva conquistato in precedenza l’argento nel trap individuale.
Il finale più bello ed atteso. Con una splendida esibizione nella specialità nella quale sa esprimersi al top, Carlotta Ferlito, beniamina indiscussa del Palavesuvio ha conquistato il gradino più alto del podio: la medaglia d’oro nel corpo libero alla 30^ Summer Universiade Napoli 2019. Finale migliore per il programma di ginnastica artistica che da domani passerà il testimone alla ritmica davvero non poteva esserci. Trascinata dal pubblico di Ponticelli, numerosissimo e caloroso presente sulle gradinate del rinato palasport, la Ferlito – ultima tedofora prima del “calcio” di Insigne alla cerimonia di apertura al San Paolo – ha sciorinato il meglio del suo repertorio staccando nettamente le sue avversarie. Immancabile il selfie a fine gara ad immortalare un’indimenticabile giornata.
“Nel corpo libero – ha commentato Carlotta Ferlito – sapevo di poter vincere, ho cercato di fare del mio meglio e poi il pubblico mi ha caricato tantissimo. Sono contenta di aver vinto l’oro all’Universiade qui a Napoli dove i tifosi mi hanno accolto benissimo e coccolato come neanche immaginavo. Grazie a tutti è stata un’avventura fantastica”.
È argento dal PalaVesuvio per Lara Mori.
Il “giglio” di Montevarchi, allenato da Stefania Bucci, con una spettacolare esibizione alla trave ha totalizzato 12.850 punti alle spalle della giapponese Hitomi Hatakeda, medaglia d’oro con 13mila punti. Al terzo posto la russa Uliana Perebinosova (12.800).
Dopo il bronzo storico di squadra per l’artistica femminile con Carlotta Ferlito e Martina Rizzelli, la giovane toscana bissa e conquista il podio. Tutti col fiato sospeso mentre volteggiava sulla trave e grande esultanza di pubblico in un PalaVesuvio stracolmo di spettatori: “Sono felicissima – ha dichiarato la Mori – per me questa medaglia vale molto perché la trave è sempre stato un attrezzo dove posso puntare ma si può anche sbagliare. Sono contenta di aver fatto tutte e tre le gare giuste sulla trave e sono davvero soddisfatta”.
Al quinto posto arriva invece Carlotta Ferlito.
Impresa azzurra nella finale della 4×200 femminile. Qualificatosi alla finale con il sesto tempo, il quartetto italiano composto da Origlia, Caponi, Scarabrelli e Ongaro ha conquistato una brillantissima medaglia d’argento alle spalle degli USA e precedendo la Russia. Prestazione entusiasmante quella delle azzurre che fino a metà gara hanno tenuto testa alle strafavorite statunitensi per poi controllare il prepotente ritorno delle russe e chiudere in scioltezza al secondo posto. I tempi ottenuti nelle qualificazioni non lasciavano sereno il team Azzurro che invece ha saputo sfoderare una grande prestazione proprio nell’attesissima finale scatenando l’entusiasmo dei 2000 spettatori presenti sugli spalti della Scandone.
Silvia Scalia ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 dorso femminili. Ancora una medaglia dalla Piscina Scandone, ancora un bronzo per l’Italia che vede così crescere il suo medagliere. In lotta per l’oro fino ai 75 metri la giovane sprinter italiana, primatista dei 50 metri, ha pagato a caro prezzo il prepotente ritorno delle avversarie, le americane Berkoff e Haan, confermando anche nello splendido impianto partenopeo di avere nelle corde soprattutto la distanza più breve.
Al PalaUnisa, nel campus di Baronissi, la quarta giornata dedicata alla scherma all’Universiade Estiva Napoli 2019 regala all’Italia la nona medaglia: è l’argento della squadra spada femminile, sconfitta solo in finale dalla Russia per 45-40 al termine di un match molto equilibrato e deciso nelle battute conclusive. Stop ai quarti di finale, invece, per il team di sciabola maschile.
Il terzetto italiano delle spadiste, composto dalla medaglia di bronzo individuale Roberta Marzani, Eleonora De Marchi e Nicol Foietta, ha debuttato nel tabellone dei 16 superando il Giappone per 45-29. Poi le azzurre hanno battuto nei quarti di finale 40-26 l’Ungheria e in semifinale hanno sconfitto la Polonia per 45-36 prima del ko contro le russe, valso il secondo gradino del podio.
La squadra degli sciabolatori, invece, con Matteo Neri, reduce dal terzo posto individuale, Dario Cavaliere e Alberto Arpino (che ha preso il posto dell’infortunato Francesco D’Armiento), ha esordito superando l’Ucraina per 45-34 ma nei quarti di finale si è arresa alla Corea per 45-34 chiudendo al settimo posto.
L’Italia è in testa al medagliere della scherma con due ori, tre argenti e quattro bronzi.