Universiadi, si chiude in bellezza con il Settebello d’Oro, argento per il Setterosa, è l’effetto Scandone.

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È il tricolore l’ultima bandiera a sventolare sul pennone della 30^ Summer Universiade Napoli 2019. L’ultima delle 220 medaglie d’oro assegnate ai Giochi di Napoli la conquista con merito l’Italia della pallanuoto maschile che alla Scandone, alla presenza di 4mila spettatori, batte l’USA per 18 a 7 suggellando un torneo perfetto ed un’edizione delle Universiadi che entra di diritto nella Hall of Fame dello sport italiano grazie al record di medaglie (44) ottenuto. Che sarà una giornata speciale lo si comprende fin dal principio. L’onda tricolore parte dalle tribune della Piscina Scandone e si propaga fin dentro l’acqua; il team a “Stelle e Strisce” ne è travolto mentre il Settebello surfa che è un piacere. Trascorrono 20 secondi e Alesiani rompe il ghiaccio, lo seguono Bruni e Campopiano. Gli USA trovano il primo gol quando mancano 90 secondi al termine del primo periodo ma è una gioia fugace perché sul ribaltamento Panerai ristabilisce le distanze. Brivido in apertura del secondo periodo. Gli statunitensi accorciano le distanze trovando due gol nel giro di due minuti. Reagisce la Scandone le fa eco il Settebello. È uno dei quattro napoletani in vasca, Del Basso, a scuotere gli Azzurri, lo seguono Cannella e Guidi. Si va al cambio vasca con un rassicurante + 4 (7-3). Il terzo periodo è praticamente senza storia, di fatto è quello che regala la medaglia d’oro della 30^ Summer Universiade Napoli 2019 all’Italia di Angelini. Pellegrini è un muro invalicabile, Esposito, Cannella e Campopiano due volte ne valorizzano le qualità andando a segno con puntualità disarmante. Forte di un vantaggio di sei reti l’Italia si concede un quarto ed ultimo periodo di assoluto relax, una lunga e piacevolissima passerella in attesa della serena. Il Settedoro di Angelini, sotto lo sguardo attento e soddisfatto del Presidente della FIN Barelli  e del Commissario Straordinario di Napoli 2019 Gianluca Basile, regala gol e spettacolo andando a segno a ripetizione con Cannella, Guidi, Alesiani, Panerai, Novara (2) e Campopiano (2) tenendo botta anche sull’ultimo sussulto d’orgoglio della nazionale; inimmaginabile non chiudere la bellissima favola della Scandone a Napoli 2019 con un tuffo nell’oro.  

Si infrangono contro i legni le speranze del Setterosa sconfitto di misura, 8 a 7, dall’Ungheria nella finale del torneo di pallanuoto della 30^ Summer Universiade Napoli 2019. Al team di Miceli è andato tutto storto a differenza delle magiare ciniche e lucide nei momenti topici della gara. Alle azzurre che pure erano partite alla grande, sopra di due gol, non è bastata neanche la straordinaria partecipazione emotiva del pubblico della piscina Scandone, ennesimo sold out di questa avvincente 15 giorni acquatica, per salire sul gradino più alto del podio. Trascinate dalla imprendibile Gemes le ungheresi, superato lo choc iniziale, hanno preso in mano la partita chiudendo in parità il primo quarto ed allungando progressivamente nel secondo e nel terzo. Emozioni forti nel quarto ed ultimo periodo con l’Italia a spingere forte nel tentativo di rimontare lo svantaggio e le magiare a rintuzzare colpo su colpo. Millo accorcia sul -1 ad 70” dalla sirena finale, l’Ungheria sciupa l’attacco ma altrettanto fa il Setterosa in ripartenza vanificando un torneo che le ha viste protagoniste dalla prima all’ultima partita.

Il timing perfetto tra sport e storia. La Scandone che ospita l’oro dell’Italia di pallanuoto maschile nell’ultima gara dell’Universiade è la polaroid riuscita meglio di Napoli 2019, evento che ha incendiato migliaia di appassionati che si sono accomodati in tribuna per le gare in piscina. Una chiusura ideale del cerchio: l’affermazione più alta nella casa della pallanuoto mondiale, in uno degli impianti meglio riusciti e più affollati nella competizione. “Uno spettacolo, è stato uno spettacolo – afferma il presidente della Federazione italiana nuoto, in tribuna – Napoli ha dato prova di grandi capacità organizzative. La passione, invece, è nel dna di questo popolo”. Un’atmosfera avvertita sulla pelle dai circa quattromila sugli spalti, in connessione sentimentale con i pallanotisti, con gli organizzatori dell’Universiade. E applausi per tutti, vincenti e sconfitti: “E’ stato un crescendo wagneriano – spiega il commissario tecnico dell’Italia, Alberto Angelini – la Scandone ci ha regalato emozioni pazzesche, una forza della natura, ha alimentato la nostra forza nell’acqua, sostenendoci contro Usa e Russia ma anche lo Stadio del Nuoto di Caserta è stato caldissimo”. “Un pubblico fantastico, ringrazio tutti per averci sostenuto, ci siamo impegnati al massimo – dice Umberto Esposito, il capitano, perno della Canottieri Napoli – ho vissuto un sogno, l’oro a Napoli, a casa mia”.

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