- pubblicità -
“Ambiente, infrastrutture e sviluppo: il sud riparte dai si'”. Lo scrive Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, sulla sua pagina Facebook. “Il centrodestra unito e aperto alla societa’ civile lavora nel presente per costruire il futuro e deve avere una visione verde – dice – Dobbiamo essere quelli dello sviluppo sostenibile, del rispetto dell’ambiente concreto e lontano da ideologismi”. “Noi siamo quelli del si’, perche’ in Italia, per troppi anni, l’ambientalismo si e’ caratterizzato con il no blocca tutto, perche’ i nostri verdi sono sempre stati troppo rossi – sottolinea – Basta con i signori che si oppongono alla Tav, agli impianti moderni per i rifiuti, alle grandi opere, alle bonifiche necessarie”.
“La visione verde e’ quella che governa i processi, che realizza con coraggio il futuro. Senza approcci rigidi, ma – ricorda – con la logica dei fatti, quella che sceglie lo sviluppo e che aiuta le imprese e tutela l’ambiente”. “Chi vuole difendere l’ambiente concretamente destina, e noi lo abbiamo fatto quando eravamo al governo – evidenzia – un miliardo di euro alla depurazione e non e’ chi immagina una pseudo tassa sulla plastica”.
“Visione verde e’ superare le sanzioni europee per destinare risorse alle bonifiche, non e’ annunciare l’eliminazione delle ecoballe per lasciarle poi tutte li’ – prosegue – E’ capacita’ di programmare, utilizzando i fondi europei, non e’ seguire misure propagandistiche”. “Il centrodestra deve lanciare la sfida dei trasporti, materiali e immateriali, con un sistema integrato, investendo sulle infrastrutture, valorizzando il sistema dei porti e degli interporti – afferma – In Campania grazie ai finanziamenti dei grandi progetti europei e’ stata garantita la qualita’ della spesa”. “Dobbiamo avere il coraggio, come abbiamo in parte fatto, di eliminare lacci e lacciuoli sulla tutela paesaggistica – dice ancora – perche’ e’ consegnando piu’ responsabilita’ ai sindaci che si protegge il territorio, non costruendo gabbie normative”. “E’ fondamentale al Sud il ruolo delle professioni, degli istituti di Ricerca, dei giovani che hanno idee innovative – conclude – Insieme con una visione verde condivisa, pragmatica e concreta”.
Non si è fatto attendere il consenso di Fareambiente.
“Sosteniamo, assieme al nostro Presidente Vincenzo Pepe, l’ambientalismo del fare. Non abbiamo un colore politico ma siamo lontani da certa sinistra ideologica e favorevoli verso quelli che fanno”.
Così Italo Ventura, Responsabile nazionale di Fareambiente Mare.
“L’ambientalismo che dice SI ha origini liberali. Abbiamo chiesto a Stefano Caldoro di caratterizzarsi su questi temi ed abbiamo accolto con favore le sue idee” dice commentando le uscite dell’ex presidente della Regione.
Nei giorni scorsi Italo Ventura ed il Presidente Vincenzo Pepe avevo consegnato una tessera onoraria proprio a Caldoro.
Prima ancora FareAmbiente aveva rilanciato con Salvini.
“Come movimento ambientalista, il Nostro Presidente Vincenzo Pepe – ricorda Ventura – ha anche parlato con Matteo Salvini, a cui ha chiesto di dare sempre più forza e corpo all’ ambientalismo sostenibile e ragionevole anche nel mondo del centrodestra, recuperando la tradizione liberale dell’ ambientalismo”.
Per Italo Ventura sono chiare le sfide del futuro “l’ ambiente non è solo la natura ma è tutto, è l’ economia di un Paese, la sua occupazione, la sanità, l’ industrializzazione, i beni culturali, la sua agricoltura, è il Made in Italy”.
“Nelle prossime settimane rilanceremo le idee sulla economia circolare, con i giovani e gli operatori economici, presenteremo idee concrete per le imprese e le amministrazioni. Ne parleremo con Caldoro e con chi ha voglia di ragione di futuro”.