Arriva “Peppiniello”, il piccolo esemplare di tartaruga Caretta caretta giunto al Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici.

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Un nuovo esemplare di tartaruga Caretta caretta è stato affidato alle cure del Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Si tratta di un esemplare dal peso di soli 117 gr. e di 9,9 cm di lunghezza carapace.

La tenera new-entry, che attualmente si trova nelle sapienti mani del team della SZN coordinato dal Sandra Hochscheid, è stata trovata  il giorno 19 marzo 2018 sulla spiaggia libera di Capocotta, oasi naturista, di via litoranea km 9,400 Lido di Ostia – Roma.

Peppiniello, così battezzato in onore del Santo del giorno  “San Giuseppe”, è stato segnalato dalla Capitaneria di Porto la quale  ha avviato le prime fasi di recupero grazie al personale di Zoomarine, afferente alla Rete di TartaLazio. Secondo le prime visite, Peppiniello è stato ritrovato in evidente stato di debilitazione e le sue condizioni sono apparse abbastanza complicate a causa della visibile condizione di disidratazione e denutrizione. Grazie all’aiuto del Dottor Luca MariniReferente Regionale della Rete Tartalazio, che ha preso in consegna l’animaletto ed è partito alla volta di Portici per affidarlo al Centro Ricerche Tartarughe Marine della SZN, sono iniziate le terapie mediche mirate. <<Abbiamo intrapreso le dovute cure specialistiche del caso. Da un nostro precedente studio, è emerso che i piccoli che nascono sulle coste tirreniche dell’Italia rimangono nel bacino del Mediterraneo e incontrando così temperature invernali anche sotto i 15°. Stiamo lentamente portando il nostro esemplare ad una temperatura corporea più alta, per stimolare l’appetito e per incominciare un più efficace trattamento medico>>– spiega Sandra Hochscheid – <<Ci troviamo di fronte ad un inverno rigido e le attuali basse condizioni termiche delle acque danneggiano i cuccioli. Per questo, le loro attività naturali vengono sempre più ridotte e riscontrano difficoltà ad immergersi e trovare cibo. Questa la causa più plausibile che ha condotto Peppiniello a raggiungere la spiaggia laziale. E’ necessario, ora, verificare che Peppiniello non abbia contratto un’infezione – spesso questi piccoli soffrono di polmoniti – in tal caso la sua ripresa risulterà molto più complicata, ma non impossibile. Il nostro compito sarà quello di aiutarlo a crescere, tanto da arrivare ad una dimensione di circa 30 cm. In tal modo, sarà più forte e meno appetibile per i predatori e potremo avere la gioia di liberarlo, con le sue energie, in mare >>.

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