Tornano i focus della Stazione Zoologica Anton Dohrn promossi dal Comitato Scienza e Società con il meeting “Coltivare il mare”, incontro- dibattito che si terrà il 25 ottobre, alle ore 17,00 nella sala conferenze dell’Ente di Ricerca partenopeo. L’obiettivo sarà affrontare l’argomento “mare profondo” nel suo aspetto meno conosciuto: la Blue growth o “crescita blu”.
Il recente ed eccezionale sviluppo nella conoscenza dei meccanismi biologici, unitamente ai nuovi materiali e alle innovative tecnologie applicate a sistemi di monitoraggio e controllo remoto, apre rivoluzionarie prospettive alla ricerca e all’economia su come attingere, nel prossimo futuro, alle enormi risorse dei fondali marini. Tale opportunità solleva, tuttavia, nuovi problemi e responsabilità che interessano aspetti politici e legislativi, determinando questioni cruciali nel campo di Diritto Internazionale. L’incontro-dibattito che si terrà alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, ha lo scopo di offrire spunti di riflessione utili fronteggiare la sfida della Blue growth. Occorre, infatti, dotarsi di adeguati parametri di conoscenza per assecondare un radicale cambiamento culturale: dalla percezione del mare inteso come elemento estrinseco e al contempo inesauribile, all’inclusione del mare come elemento intrinseco della nostra società umana, da coltivare e curare come risorsa rinnovabile. Un momento di confronto che metterà in relazione esperti del settore e cittadini.
Intervengono: Roberto Danovaro Stazione Zoologica Anton Dohrn “Biologia degli Abissi”; Amedeo Di Maio Università degli Studi di Napoli L’Orientale “Blue Growth, bene comune e strategie per evitare free-rider e “scelte tragiche”; Giuseppe Cataldi Università degli Studi di Napoli L’Orientale “Problemi di governance del Mediterraneo tra delimitazione degli spazi marini ed esigenze di cooperazione”. Partecipano per ISPRA: Michela Angiolillo, Marco Pisapia.
Modera: Maurizio Ribera d’Alcalà Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Nell’ambito dell’evento vi sarà la presentazione, a cura di Marco La Commare, della Mostra “Colori profondi del Mediterraneo”.