Sono 3.600 i bambini degli istituti scolastici del Comune di Napoli che partecipano a “Energia al Cubo”, l’iniziativa promossa da Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA), ed Ancitel Energia e Ambiente, in collaborazione con Asia Napoli SpA, per sensibilizzare gli adulti di domani sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile esauste.
Il progetto, che prende il via oggi, prevede inizialmente un ciclo di incontri formativi (dal 22 al 30 novembre) nelle quasi 250 classi dei 12 istituti primari aderenti, nel corso dei quali esperti del settore spiegheranno ai piccoli studenti l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili. La campagna, infatti, ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuto che per sua composizione, se non gestita correttamente, rappresenta un potenziale danno per l’ambiente.
A tutti i bambini verrà poi consegnata, insieme ad alcuni quaderni per imparare giocando i principi dell’economia circolare, una scatolina gialla per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Grazie alla collaborazione con Asia Napoli SpA, all’interno di ogni plesso scolastico, infatti, verranno posizionate colonnine per la raccolta che resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie, anche dopo la conclusione della campagna prevista per il 25 febbraio 2024.
A questa opportunità di raccolta straordinaria è, inoltre, associato un concorso che coinvolge tutti gli istituti partecipanti e che prevede l’assegnazione di un premio – buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico – alle tre scuole che avranno raccolto il maggior quantitativo, in peso, di pile.
Energia al Cubo, progetto creato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, nasce dalla volontà del Consorzio di sensibilizzare i cittadini e incrementare la raccolta delle pile esauste, rifiuti che ognuno di noi tiene in casa e che, per le piccole dimensioni, finiscono spesso dimenticati nei cassetti (il 70% degli italiani le tiene in casa, anche una volta scariche). Lo scorso anno l’iniziativa, che era rivolta a tutta la cittadinanza, ha coinvolto 26 Comuni italiani, per un totale di oltre 770.000 cittadini, facendo registrare un aumento medio del conferimento di RPA del 30% rispetto all’anno precedente nello stesso periodo di tempo.
“La volontà di portare Energia al Cubo nelle scuole, nasce dalla consapevolezza che sono proprio i bambini quelli, tra tutti, capaci non solo di dare il buon esempio, ma anche di farsi portavoce del messaggio divenendo amplificatori di pratiche virtuose nel nucleo familiare e in altre occasioni sociali. Purtroppo, sono ancora troppe poche le occasioni di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti e dell’economia circolare pensate appositamente per loro – spiega Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy – Capendo quindi l’importanza fondamentale che ricoprono e ricopriranno ‘i cittadini di domani’ abbiamo deciso di rivolgerci loro con il giusto linguaggio e strumenti dedicati, per aiutarli a crescere nella consapevolezza dei temi della sostenibilità. Spesso, infatti, complici le dimensioni ridotte, le pile esauste finiscono dimenticate nei cassetti o disperse per casa ed è importante sapere che ognuno di noi, non importa di quale età, può fare la differenza. Innanzitutto, per il bene dell’ambiente”.
“Asia lavora – sottolinea Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia – per la pulizia quotidiana di una grande città come Napoli, ma lavora con entusiasmo anche per costruire il futuro di un mondo con una maggiore coscienza di quanto ogni cittadino può fare. Da uno studio di due anni fa si scoprì che a Napoli solo un cittadino su cinque conosceva il valore del riciclo delle pile e delle batterie esauste. Da allora abbiamo con piacere iniziato con Erion Energy un percorso nelle scuole della città, per far partire la voglia nei 3600 piccoli partecipanti di riciclare bene le batterie, convinti che loro invoglieranno subito genitori, nonni e zii a riciclare le pile, insegnando agli adulti che ogni batteria non riciclata procura danni all’ambiente. Lavoriamo per un modo più pulito in futuro e i giovani si sentono subito responsabilizzati nel far partire il riciclo”.