Si consolida il rapporto di collaborazione tra Arpac e Consorzio inter Universitario di previsione e prevenzione dei Grandi Rischi (C.U.G.RI) che riunisce l’Università Federico II di Napoli e l’Università di Salerno. Stamane è stato infatti sottoscritto un accordo triennale di partenariato tecnico-scientifico tra questi due enti in vista del miglior utilizzo delle risorse intellettuali e strumentali esistenti presso le rispettive strutture, per lo svolgimento di attività di interesse comune in ambito ambientale.
Il Commissario Straordinario dell’Arpac Stefano Sorvino ha sottolineato l’importanza di questa cooperazione con un organismo che storicamente si è occupato con un ruolo primario di tutti gli eventi idrogeologici ed ambientali in Campania dal Sarno in poi. Il partenariato tecnico-scientifico coinvolgerà in primis il Dipartimento di Napoli dell’Agenzia – scelta dettata dall’importanza sia qualitativa che quantitativa delle tematiche trattate (grandi bonifiche di Bagnoli e di Napoli Est) – e vedrà come Referente per il Dipartimento stesso Luigi Cossentino.
Orgoglioso di questo accordo anche il Direttore del C.U.G.RI Domenico Guida, firmatario della Convenzione, che ha evidenziato l’importanza dello status di personalità giuridica propria del Consorzio che gli ha concesso il potere di auto organizzarsi e di auto regolamentarsi, ma lo vede assoggettato alla vigilanza del MURST e del MEF nel perseguimento della terza missione universitaria.
Arpac e C.U.G.R.I. collaboreranno per attuare in comune programmi o progetti di tutela ambientale e il C.U.G.RI fornirà supporti organizzativi, tecnici e finanziari nel campo della previsione e prevenzione dei Grandi Rischi, in particolare nei relativi settori della Scienza della terra, dell’Ingegneria geotecnica, idraulica, strutturale ed industriale al fine generale di una programmata predisposizione di mezzi per la mitigazione delle calamità prevalentemente nella difesa del suolo.
Entro un mese dalla stipula verrà costituita una “Cabina di Regia”, composta da rappresentanti di entrambi gli enti firmatari, al fine di promuovere l’attuazione delle finalità dell’accordo quadro e di verificare i risultati delle attività da esso derivanti.