Nel semestre di presidenza italiana Ue i temi legati all’ambiente hanno fatto nuovi passi avanti in ambito europeo. Norme sulla libertà di scelta dei singoli stati sulla coltivazione di Ogm, accordi sulla riduzione dell’uso di sacchetti di plastica, primo accordo sul monitoraggio delle emissioni delle navi, approccio generale su una nuova direttiva per i medi impianti di combustione, nuovi metodi di calcolo sulla qualità dei carburanti, accordo sul clima. E’ stato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a tirare questo bilancio.
Nel semestre europeo, “abbiamo chiuso nove dossier di cui questi sei importanti dossier legislativi” ha riferito il ministro, incontrando oggi la stampa nella sede di Via Cristoforo Colombo. Un bilancio del semestre italiano che vede anche “la conclusione di tre dossier non legislativi per un’Europa più green” ha evidenziato ancora Galletti. Per questo, ha osservato, “sono molto soddisfatto”. I risultati, ha commentato, “non erano scontati, è stato un periodo non semplice per l’Unione con il cambio di guardia dell’intera Commissione europea”. Ma, ha sottolineato, “abbiamo raggiunto risultati importanti”.
Galletti ha ripercorso tomo per tomo i sei dossier legislativi chiusi, a partire dalla questione degli Ogm. “E’ un tema -ha affermato- di importanza strategica per l’Italia. Aver raggiunto una norma che detta libertà di scelta ai Paesi se coltivare o meno organismi geneticamente modificati è un nostro risultato ottimo, ottimo anche per l’Italia perchè manteniamo nel mondo una chiarezza: i nostri non sono prodotti Ogm”. “So che gli ambientalisti volevano di più, ma sono 28 i Paesi che decidono” ha aggiunto, specificando però che “ora tutte le misure di contenimento sono a carico del Paese confinante che produce Ogm”. Anche l’accordo raggiunto sulle nuove misure per una riduzione consistente di sacchetti di plastica monouso, pari a -50% entro il 2017 e -80% entro il 2019, “sono un traguardo importante” ha rimarcato Galletti. “Oggi -ha spiegato- in Italia possiamo continuare una buona pratica già inserita nel nostro Paese e senza avere infrazioni Ue”. “Andiamo verso una riduzione dei rifiuti e verso un’economia circolare” ha sottolineato il titolare dell’Ambiente.
Tra i dossier importanti chiusi nel semestre Ue, Galletti ha citato anche l’accordo sul clima di ottobre su un target al 2030 di -40% emissioni e almeno +27% di efficienza energetica e almeno 27% energie rinnovabili, “pone l’Ue in prima linea” ha avvertito Galletti. “E’ un accordo storico sottoscritto dal premier Renzi e basterebbe solo questo per dare senso al nostro semestre” è stato il commento di Galletti che ha ricordato come a, grazie a questa posizione europea, “a Lima per la prima volta anche Usa e Cina hanno sottoscritto accordi”. Nel semestre di presidenza italiana dell’Ue, ha concluso galletti, “abbiamo voluto trasmettere la nostra visione di Europa che vede l’ambiente come chiave di crescita, nuova occupazione e benessere dei cittadini”.