#InsiemepergliSDG riparte da Napoli, 4 giorni al Maschio Angioino.

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È stata presentata oggi, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, #InsiemepergliSDG la campagna promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme ai partner FAO, UN SDG Action Campaign, Commissione Europea, CIHEAM Iamb di Bari e Save the Children

Nel 2023 la campagna toccherà Napoli, Trieste e Palermo accendendo i riflettori sul ruolo delle Città portuali italiane quale finestra sul Mediterraneo.

Ciascuna tappa di #InsiemepergliSDG contribuisce a un percorso che crea legami e relazioni tra i partner promotori dell’iniziativa e le realtà locali con l’obiettivo di far emergere e valorizzare le migliori esperienze locali. L’iniziativa sostiene e sviluppa percorsi di condivisione attraverso formazione e didattica, politica partecipativa, cittadinanza attiva, gioco e creatività.

Parte integrante della campagna #InsiemepergliSDG sono le due installazioni itineranti realizzate in collaborazione con i partner per informare e responsabilizzare giovani e famiglie sugli SDG e sul ruolo che ogni individuo può svolgere per il loro raggiungimento.

Il format della campagna prevede numerose attività tra cui: laboratori curati da Save the Children Italia nelle scuole; consigli comunali straordinari sull’Agenda2030 realizzati in collaborazione con gli enti locali partner; video mapping che mettono in luce e immagini gli SDG e le buone pratiche degli enti locali; media partnership sia a livello locale che a livello nazionale; organizzazione dei Will Meets organizzati dal media partner nazionale Will Media in collaborazione con il comune e l’università;

L’INSTALLAZIONE DI #INSIEMEPERGLISDG – Maschio Angioino, 24/27 maggio 2023

Le installazioni itineranti ed interattive della campagna #InsiemepergliSDG portano alla scoperta degli obiettivi di sviluppo sostenibile e dell’impegno dell’Italia e partner nazionali ed internazionali per il raggiungimento di tali obiettivi. Le installazioni sono visitabili presso il cortile del Maschio Angioino dal 24 al 27 maggio 2023 e si rivolgono al pubblico, giovani, famiglie e cittadini per raccontare l’importanza dei temi legati alla sostenibilità e il ruolo che ciascuno di noi può giocare per un mondo più equo, sostenibile e pacifico. Saranno organizzati anche laboratori didattici sugli SDG a cura di Save The Children Italia.

Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli
Sicuramente oggi il tema della sostenibilità è una delle grandi sfide che noi abbiamo davanti, anche gli ultimi eventi climatici lo dimostrano. C’è una grande sfida che è legata al cibo ed alla possibilità di avere abbastanza risorse per sostenere tutte le popolazioni. Napoli è stata scelta come luogo di riferimento per tutto il Sud d’Italia quindi si tratta anche di un grande riconoscimento del lavoro che si sta facendo e della responsabilità di Napoli su queste materie per il futuro.

Antonio Tajani, Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale
Fin dall’inizio del mio mandato quale Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ho fortemente voluto che Roma ospitasse il vertice ONU sui sistemi alimentari sostenibili.Ho pensato che la nostra capitale fosse la vetrina ideale per valorizzare davanti a 193 Paesi il ruolo chiave che l’Italia gioca nel campo dell’alimentazione a livello globale.
Il vertice del 24-26 luglio è un successo del nostro Governo, frutto di un impegno a 360 gradi di tutti i suoi membri, e un risultato importante per il nostro Paese di cui dobbiamo tutti essere orgogliosi.
Il Governo è oggi in prima linea nel rendere più sostenibili ed innovativi i sistemi agricoli dei Paesi del Mediterraneo, attraverso l’avvio di collaborazioni tra città italiane e città mediterranee con il coinvolgimento della Cooperazione Italiana.
I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sono una priorità dell’azione di politica estera dell’Italia. Tra questi, diversi riguardano la sfida – oggi ancora più fondamentale – di garantire la sicurezza alimentare ed equo accesso al cibo nel mondo.
In questo contesto l’apporto del comparto agro alimentare italiano, con il suo prezioso bagaglio di esperienza, conoscenza e innovazione tecnologica, è fondamentale. Realtà come il Centro Agritech dell’Università di Napoli Federico II rappresentano un’eccellenza a livello internazionale.
È con particolare piacere che sarò a Napoli il prossimo 27 maggio per intervenire in due importanti eventi sul Centro Agritech e sulla collaborazione tra città italiane e città del Mediterraneo che abbiamo organizzato grazie ad una virtuosa collaborazione con il comune di Napoli e i nostri partner nazionali ed internazionali.

Vincenza Amato Presidente del Consiglio Comunale di Napoli
La scelta del Governo di iniziare proprio da Napoli, città portuale, il proprio viaggio per rinnovare l’impegno sugli obiettivi dell’Agenda 2030 è il segnale di una rinnovata collaborazione tra la città e il Governo. Nell’ambito del programma molto articolato di questa iniziativa, voglio segnalare il Consiglio Comunale straordinario che terremo il 26 maggio in Sala dei Baroni. Avremo un confronto coi rappresentanti del Ministero e gli esperti di Agenda 2030 in particolare sul tema della sostenibilità alimentare e come Consiglio Comunale stiamo lavorando ad una mozione di indirizzo su educazione, sostenibilità ambientale, rispetto della persona e sugli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 che hanno bisogno di una rete nazionale forte per poter essere perseguiti e raggiunti.

Matteo Lorito
Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
L’Italia si è dotata di un nuovo strumento per aumentare la competitività del suo sistema agroalimentare. Il Centro Nazionale Agritech, con i suoi 9 spoke distribuiti nel Paese, mette insieme 1500 ricercatori nei laboratori più avanzati sul tema delle nuove tecnologie per l’agricoltura, coordinati dall’ hub a Napoli est, dove è partita anche la prima Agritech Academy. Innovazione e soprattutto trasferimento tecnologico sono gli obiettivi del Centro, i cui effetti si vedranno a breve sulla qualità e disponibilità degli alimenti, anche a sostegno della politica agroalimentare nazionale e di collaborazione con Paesi esteri. Formazione, ricerca, opportunità di reclutamento, e soprattutto interazione dei tanti gruppi di ricerca a livello nazionale per la creazione di un sistema integrato a disposizione di tutti, a partire dai grandi players industriali, alcuni dei quali hanno già scelto di aderire al progetto come membri della Fondazione Agritech. Questi sono i principi sui quali il Centro Agritech crescerà inizialmente con il finanziamento PNRR, per poi continuare la sua attività dopo il 2026 utilizzando finanziamenti pubblici e privati, sempre nell’interesse del Paese“.

 

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