L’appello di Punta Campanella contro il consumo dei datteri di mare: “Non mangiarti il futuro”.

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Resta alta l’attenzione per i cenoni natalizi. Giro di vite delle Forze dell’Ordine con numerosi blitz di Capitaneria di Porto, Carabinieri e Guardia di Finanza: in pochi giorni oltre 300kg di datteri sequestrati, 15 denunciati e 1 arresto in penisola sorrentina.

Resta alta l’attenzione del Parco Marino di Punta Campanella e delle Forze dell’Ordine nei confronti dei pescatori di frodo e dei datterari in vista dei cenoni natalizi. L’Area Marina Protetta, gia’ da un paio di anni, ha lanciato la campagna, rivolta ai consumatori, “Non mangiarti il futuro, dici No ai datteri di mare”, mentre la Forze dell’ordine hanno gia’ effettuato diversi blitz in questi giorni prenatalizi, con oltre 300kg di datteri sequestrati.

In particolare, la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, guidata dal comandante Guglielmo Cassone, ha inferto una serie di duri colpi ai danni dell’organizzazione che preleva datteri dai fondali della penisola sorrentina per poi rivenderli sul mercato nero a cifre da capogiro. Circa 100 euro al chilo per gustare il mollusco proibito durante i cenoni natalizi. Il giro d’affari e’ importante e vede coinvolti personaggi senza scrupoli, disposti a rischiare denunce e arresti e a distruggere i ricchi fondali della costiera per portare a termine questo commercio illegale ed estremamente dannoso per l’ambiente. Negli ultimi blitz della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza sono stati denunciati 15 datterari, gia’ noti alle Forze dell’ordine, ed e’ stato anche arrestato un pregiudicato. Sotto osservazione anche le pescherie con numerosi sequestri di prodotti ittici.

La lotta al prelievo illegale del dattero di mare resta dunque un’emergenza per la penisola sorrentina, nonostante la forte riduzione del fenomeno negli ultimi decenni. Quasi scomparsi i datterari “occasionali”, restano soltanto datterari “professionisti” inseriti in una piu’ vasta organizzazione che punta a guadagni a 5-6 zeri e non a piccole quantita’. Per prelevare i datteri vengono distrutte intere zone di fondale con la conseguente desertificazione dell’area circostante. Un danno incalcolabile per il meraviglioso e ricco mondo sottomarino, visto che poi la natura impiega decenni a ripristinare la biodiversita’ nella zona, e non sempre ci riesce.
“Per questo e’ importante che tutti i cittadini, sulle loro tavole per i cenoni natalizi, evitino assolutamente i datteri, ma anche le specie protette e i pesci sotto la misura minima”, l’appello lanciato dal Parco Marino di Punta Campanella, che invita tutti a “segnalare e denunciare pescherie che li vendono o ristoranti che li offrono clandestinamente nei loro menu’. Chi mangia datteri e’ complice della devastazione dei meravigliosi fondali e arreca un grave danno alla ricca biodiversita’ del Parco, alla pesca regolare e alle prossime generazioni.
Non mangiarti il futuro, dici No ai datteri di mare!”.

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