Destano preoccupazione i picchi di smog registrati in alcune aree della città di Napoli come quella del Porto (Piazza Municipio), davanti la Stazione Centrale, ma anche in Centro Storico, in una zona che dovrebbe essere a traffico limitato come Piazza Bellini.
È quanto emerge dalla fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che in questi giorni ha fatto tappa a Napoli.
Sono stati individuati 7 punti “critici” di Napoli scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. Nello specifico il monitoraggio ha riguardato Piazza Bellini, Piazza del municipio di fronte al Porto, l’area della Stazione centrale nelle vicinanze della circumvesuviana e dell’autostrada, via Porta di Massa, Galleria 4 Giornate, l’istituto tecnico industriale Augusto Righi, Via Enrico Pessina 42.
Dodici tappe da Palermo a Milano: riprende il viaggio del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane: il convoglio ambientalista ogni anno fa tappa nelle maggiori stazioni del paese per promuovere la sostenibilità che parte dal basso, dalle persone, dalla condivisione. Da ciò che tutti possiamo fare per costruire insieme territori più sani e vivibili.
Mobilità sostenibile, efficienza energetica, fonti rinnovabili per una migliore qualità della vita nei centri urbani: ogni tappa del treno sarà una vera e propria tessera di un mosaico che ci aiuterà a definire il quadro delle migliori esperienze nazionali in tema di mobilità sostenibile in Italia e, soprattutto, tracciare le linee guida del Manifesto per la Nuova Mobilità, più sostenibile, leggera e salutare.
Nel corso del suo viaggio, come ogni anno, il Treno Verde seguirà un programma di monitoraggiodell’inquinamento atmosferico delle città in cui farà tappa.
Cittadini e studenti come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva, allestita all’interno delle quattro carrozze, che permetterà di toccare con mano le sfide che abbiamo di fronte, per segnare la fine dell’era delle fonti fossili a partire proprio da una mobilità a zero emissioni.