Limitare l’installazione di antenne in Campania: cosa possono fare le Pubbliche Amministrazioni a difesa del proprio territorio

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DUBBI SUL 5G

La gamma di tecnologie per la telefonia mobile e cellulare che costituisce la quinta generazione di standard di comunicazione mobile, diffusasi a partire dal 2019, ha destato diverse preoccupazioni in Campania. Una delle maggiori riguarda i potenziali effetti sulla salute derivanti dall’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. Ad allarmare cittadini e Amministrazioni locali è l’installazione di antenne in prossimità di siti sensibili come abitazioni, scuole ed ospedali che, sebbene avviata entro i limiti stabiliti dalle normative internazionali, potrebbe avere effetti dannosi sulle persone. Inoltre, l’installazione di antenne solleva preoccupazioni riguardo l’impatto ambientale. La proliferazione di nuove infrastrutture, infatti, può compromettere il paesaggio urbano e rurale, danneggiando l’habitat naturale di alcune specie.

 

INGERENZA DEGLI OPERATORI TELEFONICI

Sebbene siano emersi diversi interrogativi al riguardo, che si sono riversati anche in movimenti di protesta cittadina, il numero di Comuni che hanno redatto e adottato il Piano di localizzazione antenne e il relativo Regolamento – conformi alla normativa nazionale – non è elevato, col rischio di avvantaggiare l’ingerenza degli operatori telefonici. Questi ultimi hanno mostrato fin da subito un forte interesse economico nell’espandere rapidamente la rete 5G, spesso esercitando pressioni sui Comuni per accelerare l’installazione delle antenne.

In alcuni casi, questi operatori hanno offerto incentivi per facilitare l’implementazione, rendendo più difficile imporre restrizioni. Molti amministratori, privi di un supporto adeguato, non sono in grado di realizzare autonomamente un piano antenne poiché è necessaria una conoscenza dettagliata e settoriale delle tecnologie di telecomunicazione, oltre che della normativa vigente; inoltre, dal momento che questo tipo di pianificazione necessita di studi preliminari e di consulenze tecniche e legali, diversi Comuni, specialmente quelli più piccoli, non sempre hanno a disposizione le necessarie risorse finanziarie per acquisire personale qualificato.

 

 

IL PIANO ANTENNE LEGANET

La redazione di un Piano antenne che limiti la diffusione del 5G nel rispetto delle norme nazionali è, dunque, un processo complesso. Per questo motivo Leganet srl, società partecipata di ALI – Autonomie Locali Italiane – che fornisce soluzioni innovative alle Pubbliche Amministrazioni, ha ideato un servizio di consulenza per la redazione di un Piano e di un Regolamento antenne a tutto tondo.

Il piano di Leganet regolamenta l’installazione massiva di antenne nel rispetto della normativa vigente e favorendo gli obiettivi dell’Ente: primo fra tutti la tutela del proprio territorio. La società di servizi per le Pubbliche Amministrazioni ha già lavorato con oltre 100 Comuni italiani tra cui capoluoghi di Provincia come Teramo, Imperia e La Spezia, comuni importanti a livello commerciale e turistico come Civitavecchia, Ciampino ed Arzachena ma anche piccoli centri dall’elevato valore artistico e culturale (Gualdo Tadino e Castelgandolfo per citarne alcuni), ottenendo ottimi risultati.

Attraverso un approccio trasparente, partecipativo e basato su criteri chiari come quello di Leganet, anche gli Enti campani possono garantire un’implementazione ordinata e sicura della tecnologia 5G, salvaguardando gli interessi della comunità e promuovendo uno sviluppo sostenibile delle infrastrutture di telecomunicazione.

Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame