Nido di tartarughe sul litorale di San Giovanni a Teduccio a Napoli. E’ il primo censito lungo il litorale partenopeo.
A trovarlo sono stati alcuni pescatori dell’associazione ‘Il mare bagna San Giovanni’ che hanno notato sulla battigia della spiaggia libera la presenza di alcune piccole tartarughe marine. I pescatori, dopo averle aiutate a raggiungere il mare proteggendole dai gabbiani, hanno informato l’Unità operativa San Giovanni della polizia municipale che ha allertato il personale specializzato della Stazione zoologica Anton Dohrn, ente di riferimento in Campania per il monitoraggio delle tartarughe marine.
I ricercatori hanno constatato l’assenza di tracce, cancellate dal calpestio delle persone e dal vento che ha reso impossibile trovare la camera delle uova ma sono riusciti ad individuare, grazie al prezioso aiuto delle persone presenti, un piccolo ancora vivo, prontamente rilasciato al largo ed uno morto tra gli scogli, dove era finito probabilmente per il disorientamento causato dall’illuminazione pubblica. La presenza di questi ‘cuccioli’, insieme ai filmati recuperati dai pescatori, consentono di scrivere nel registro di questa estate anche il primo nido di tartaruga marina deposto lungo il litorale cittadino. Si tratta del 56esimo censito nel corso di questa stagione dal team del progetto ‘Caretta in vista’, coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Un numero ”incredibile” se confrontato a quelli di un decennio addietro quando le nidificazioni di tartaruga marina in Campania erano eventi eccezionali con cadenza biennale. ”L’aumento – spiegano dalla Stazione Anton Dohrn – è frutto del cambiamento climatico e del miglioramento generalizzato dello stato di conservazione delle tartarughe marine nel Mediterraneo.
Il ritrovamento a San Giovanni evidenzia ancora una volta l’importanza della collaborazione dei cittadini per monitorare questo importante fenomeno e intervenire prontamente per tutelare e monitorare i nidi di tartaruga marina deposti spesso in tratti di litorale fortemente antropizzati ed esposti pertanto a notevoli rischi”.
(ANSA).