Presentato ReMare, la rete delle Aree Marine Protette.

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510 pescherecci, 15 porti di partenza, da Pozzuoli a Sapri. Oltre 50mila ettari marini interessati, da Ischia alla costiera e fino al Cilento. Una grande rete per pescare rifiuti dal mare della Campania per tre mesi.
È stato presentato giovedì a Castellabate il progetto Remare, finanziato dalla Regione Campania grazie a fondi europei. Obiettivo raccogliere tonnellate di rifiuti dal mare ma anche sensibilizzare pescatori e cittadini nei confronti di un’emergenza da affrontare senza più indugi.
L’ Area Marina Protetta di Punta Campanella è capofila del progetto.
L’ Amp Regno di Nettuno e il Parco Nazionale del Cilento,  con le aree marine di Castellabate e Costa degli Infreschi, sono i partner insieme a tutte le associazioni e cooperative di pesca: Federazione regionale della pesca, Federazione nazionale delle imprese di pesca, Confcooperative Fedagripesca Campania, Agci pesca Campania, Lega regionale delle cooperative e mutue della Campania
Le imbarcazioni saranno attrezzate con bag per raccogliere i rifiuti “pescati” durante le quotidiane attività di pesca. Sarà fornito anche un kit per lo smaltimento. Una volta nel porto, i rifiuti saranno consegnati alle società di smaltimento dei rispettivi comuni interessati.
” Siamo molto soddisfatti per la grande sinergia che si è venuta a creare tra enti e pescatori.- osserva Antonino Miccio, direttore Amp Punta Campanella e Regno di Nettuno- Ringraziamo la Regione Campania e tutte le associazioni di categoria della pesca. Ci aspettiamo grandi risultati in termini pratici ma anche di informazione e sensibilizzazione verso un problema da affrontare con la collaborazione di tutti.”
La conferenza stampa di presentazione si è svolta giovedì a Villa Matarazzo nel comune di Santa Maria di Castellabate. Antonino Miccio ha moderato l’incontro a cui hanno partecipato: Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il contrammiraglio Pietro Vella, presidente dell’Amp Regno di Nettuno, Maria Passari, responsabile dell’ufficio centrale pesca e acquacoltura fondi comunitari 2014/2020, Nicola Caputo, consigliere regionale delegato all’agricoltura e alla pesca, Carmela Guidone, responsabile centro educazione ambientale Punta Campanella,  Marco Gualtieri, presidente di Seeds & chips, Franco Andaloro, ricercatore delle risorse biotiche Stazione biologica Anthon Dhorn e rappresentanti delle varie associazioni e cooperative di pesca.

 

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