Rifiuti, Arpac aderisce a convenzione Snpa per i controlli sulla gestione.

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Incrementare le attività di controllo degli impianti di gestione dei rifiuti e contribuire al contrasto degli illeciti nel settore. È lo scopo di una convenzione siglata in seno al Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, a cui partecipa anche Arpa Campania.

Si tratta della prima convenzione operativa del Sistema, sottoscritta con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con la quale viene appositamente finanziato un programma di sopralluoghi e controlli sugli impianti di gestione dei rifiuti, in particolare di quelle attività di controllo che la legge affida alle Province (ai sensi dell’articolo 197 del Testo Unico Ambientale).

Le attività della convenzione, di durata triennale, riguarderanno nel primo anno un campione di circa 350 impianti di gestione dei rifiuti presenti sul territorio nazionale, di cui 26 ubicati in Campania. Sul tema delle attività di vigilanza e controllo in materia di gestione dei rifiuti, il Consiglio Snpa nel maggio scorso ha costituito uno specifico gruppo di lavoro nazionale, a cui partecipa anche Arpac. Il gruppo di lavoro ha definito il programma dei controlli, in modo da assicurare le attività di vigilanza e controllo previste dall’articolo 206 bis del Testo Unico Ambientale, in supporto alla Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento del Ministero dell’Ambiente.

Sulla base delle indicazioni ricevute dal Ministero, sono stati individuati come prioritari gli impianti di gestione dei flussi di rifiuti che presentano le maggiori criticità sia in termini di gestione che di raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio fissati dalla normativa europea. La convenzione, perciò, riguarda gli impianti di trattamento di veicoli fuori uso (autodemolizione, rottamazione, frantumazione), gli impianti di trattamento Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e gli impianti di smaltimento e recupero in procedura semplificata.

Inoltre, il Ministero ha richiesto anche uno studio sui flussi di rifiuti in entrata e in uscita dagli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb), con relative analisi merceologiche da effettuare sia sul rifiuto urbano indifferenziato in ingresso agli impianti che su quelli in uscita (sopravaglio e sottovaglio ove possibile), al fine di identificare le diverse frazioni merceologiche riciclabili (frazioni metalliche quali alluminio, rame, ferro, plastiche, organico, eccetera).

Arpa Campania effettuerà 26 ispezioni per il primo anno, così ripartite: 3 in provincia di Avellino, 1 in provincia di Benevento, 8 in provincia di Caserta, 9 in provincia di Napoli e 5 in provincia di Salerno.

Complessivamente saranno 6 le ispezioni programmate che riguarderanno gli impianti di trattamento di veicoli fuori uso, 4 gli impianti di trattamento Raee e 16 gli impianti autorizzati in procedura semplificata.

«La convenzione», chiarisce il commissario straordinario Arpac Stefano Sorvino, «prevede, tra i suoi obiettivi, quello di contribuire a prevenire gli incendi negli impianti, anche in linea con gli indirizzi specifici della Regione Campania. Nel complesso, la logica è di confrontare le esperienze delle varie regioni per individuare delle modalità comuni nei controlli, che possano fungere da riferimento su scala nazionale. Arpa Campania – dichiara Sorvino – ha aderito con convinzione a questo accordo che rappresenta un’interessante esperienza operativa nella costruzione del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente».

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