Acque reflue e scarti di lavorazione di aziende dell’area industriale di Marcianise (Caserta) smaltiti illecitamente attraverso il collettore del Consorzio Asi, l’Area svilippo industriale. Lo hanno scoperto i carabinieri della stazione forestale di Marcianise che hanno sequestrato, su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il collettore Asi. Il sequestro d’urgenza è stato convalidato dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Nell’indagine risultano indagati il presidente del Consorzio Asi Raffaella Pignetti e i rappresentanti legali dell’aziende ritenute responsabili degli scarichi illeciti, ovvero il Tarì, centro orafo di Marcianise, e la Ifis spa.
I liquidi sarebbero finiti – è emerso – in un canale superficiale e poi nei Regi Lagni, in assenza di autorizzazioni e di trattamento di depurazione. Nel canale, i campioni di acqua analizzati dall’Arpac, avrebbero rilevato valori alterati di escherichia coli, azoto nitroso e azoto ammoniacale. (ANSA)