Ancora un rinvio per la conferenza di servizi regionale finalizzata alla valutazione dei rischi e degli interventi di bonifica relativi alla spiaggia antistante lo stabilimento Prysmian di Arco Felice, in seguito alla contaminazione da idrocarburi prodotta dallo sversamento accidentale di olio (T2015) nel 2006. Resta ancora aperta la discussione sulla bontà dell’analisi presentata dall’azienda, che secondo il M5S Pozzuoli è da rifare in quanto effettuata non tenendo conto dell’uso ricreativo dell’arenile e della frequentazione dei bagnanti. La seduta di ieri è stata dunque aggiornata al 28 Marzo prossimo per ulteriori approfondimenti e per coinvolgere anche il Demanio Marittimo e la Sopraintendenza Paesaggistica.
La Regione ha ritenuto però necessario richiedere al Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, di predisporre, ai fini precauzionali, l’interdizione dell’area al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità.
I Consiglieri Comunali pentastellati, Antonio Caso e Domenico Critelli, in proposito dichiarano: «Dopo 13 anni dall’incidente è assurdo che l’iter non si sia ancora concluso e si vada avanti a colpi di rinvii. E’ chiaro che l’analisi di rischio presentata dalla Prysmian è da rigettare in quanto si basa sull’ipotesi errata che la spiaggia sia attualmente non frequentata. Tutti sanno invece che, soprattutto nel periodo estivo, adulti e bambini vi trascorrono intere giornate. La cosa più sconcertante è che nessuno, fino ad oggi, si sia preoccupato di interdire l’arenile sottoponendo così i bagnanti al rischio di esposizione, per contatto ed ingestione, a sostanze potenzialmente cancerogene come il benzo(a)pirene. Nello scorso Consiglio Comunale avevamo evidenziato al Sindaco Figliolia la grave criticità e la “latitanza” negli anni dell’Ente sulla questione, ma il primo cittadino ha fatto” spallucce” minimizzando la problematica. Tutti i partecipanti all’incontro di oggi hanno convenuto sulla necessità di procedere all’interdizione dell’area e la Regione ha praticamente imposto al Sindaco di procedere in tal senso, ricordandogli, come già avevamo fatto noi, che spetta a lui tutelare la salute dei cittadini in quanto massima autorità sanitaria locale.»
I due Consiglieri Grillini hanno poi concluso: «Basta chiacchiere, ognuno si assuma le sue responsabilità. Si interdica l’area, si effettui subito una nuova e più adeguata analisi di rischio e si proceda alla bonifica integrale dell’arenile per restituirlo quanto prima all’uso collettivo, in massima sicurezza.»