«Sulla Terra dei fuochi è stato fatto, umanamente, il possibile: l’ultimo protocollo d’intesa mette sul tavolo altri 40 milioni di euro da parte della Regione Campania per la bonifica delle aree inquinate. Ora c’è bisogno di un salto di qualità dal punto di vista culturale».
Lo ha detto Gianpiero Falco, presidente Confapi Napoli.
«La guerra contro piromani e trafficanti di rifiuti durerà ancora a lungo – aggiunge – e per questo è necessario uno scatto d’orgoglio anche dei territori interessati. Come gesto di determinazione e come presa di coscienza di un problema gravissimo, le Amministrazioni comunali locali potrebbero iniziare a costituirsi, sistematicamente, parte civile nei processi a carico degli imputati sorpresi ad avvelenare l’aria e la terra a ridosso – continua Falco – delle province di Caserta e Napoli».
«Non si può sempre e solo demandare alle istituzioni sovraordinate la risoluzione dei problemi – ha concluso il presidente Confapi – soprattutto su temi fondamentali come la salute pubblica e l’ambiente. I sindaci della Terra dei fuochi difendano anche nei tribunali le loro terre. Perché difendendo la terra si difendono gli uomini».