Il Patto per la Terra dei Fuochi, sottoscritto il 13 luglio 2014 prevede – come è noto – agli artt. 5 e 6 che siano promosse e incentivate forme di partecipazione e collaborazione da parte dei cittadini, invitati ad effettuare segnalazioni, porre quesiti, formulare proposte e sollecitati ad un impegno diretto in gruppi di volontariato sociale, comitati, organizzazioni no-profit, agenzie educative e sociali, finalizzato, previe intese con i Comuni, a dare impulso ad iniziative di sorveglianza ambientale civica e di adozione di aree pubbliche oggetto di degrado, allo scopo di favorirne il recupero e, se possibile, l’uso collettivo.
Per questo motivo sono sottoscrittori del Patto le associazioni espressione dell’ambientalismo e nel tempo hanno mostrato interesse alle attività proposte anche altre associazioni vicine al volontariato sociale e ad altri ambiti di cittadinanza attiva.
Con queste premesse, il coinvolgimento dei movimenti civici, delle associazioni ambientaliste, dei gruppi volontari di guardie ambientali è andato sempre crescendo. Ne sono testimonianza la partecipazione costante e costruttiva di alcuni rappresentanti alle riunioni della cabina di regia del Patto e agli incontri presso gli enti locali e i presidi di polizia; la condivisione con le stesse associazioni e con la Regione della proposta che ha portato all’adozione della legge regionale n.20/2013 per contrastare il fenomeno dei roghi di rifiuti; la collaborazione alle iniziative di comunicazione promosse attraverso il Portale Prometeo per la lotta ai roghi di rifiuti, che in sette mesi ha registrato oltre 11.000 contatti da parte dei cittadiniutenti.
Questo movimento, che è andato spontaneamente federandosi, si è radicato intorno al progetto di partenariato europeo di associazioni di cittadini denominato COHEIRS, acronimo del progetto Civic Observers far Health and Environment – Osservatori civici per la tutela della salute e dell’ambiente
Initiative of Responsibility and Sustainability ( coordinato dall’ Associazione delle Agenzie di Democrazia Locale, ALDA), che opera nell’ambito dell’omonimo progetto del Programma “Europa dei Cittadini”.
L’obiettivo del progetto è quello di dare vita ad una rete di cittadini europei, che fungano da osservatori
civici in materia ambientale, con compiti di segnalazione alle autorità preposte, di formazione civica e di
elaborazione di proposte per le istituzioni.
Sulla scorta di quanto previsto dal Patto per la Terra dei Fuochi e della positiva esperienza maturata in questo anno e mezzo di collaborazione, è stato pertanto proposto allo scrivente, in qualità di coordinatore delle attività, dai referenti in Italia del progetto e dalle associazioni campane che vi partecipano, di dare vita ad un partenariato e ad un protocollo operativo.
Il documento, che è scaturito, mettendo a frutto il lavoro svolto nel quadro del Patto per la Terra dei Fuochi, valorizza una collaborazione molto preziosa, soprattutto in considerazione del difficile contesto sociale e territoriale nel quale è maturata, e si propone di realizzare una rete, che operi in modo coeso e trasparente con l’obiettivo di far crescere la capacità di fronteggiare le criticità ambientali presenti sul territorio, con particolare riguardo a quelle connesse alle pratiche di abbandono e di incendio dei rifiuti, attraverso un’azione di osservazione, ma anche di educazione civica e di promozione dei valori della legalità.
Per l’illustrazione del protocollo operativo e la definizione delle modalità di interazione tra gli osservatori civici e le amministrazioni, gli enti e le associazioni in indirizzo, si terrà giovedì, 6 novembre alle ore 11,00, presso la Prefettura di Napoli – Sala di protezione civile-, una riunione della Cabina di Regia.