È tutto pronto per la XXIII edizione dell’Apoxiomeno Award che si svolge a Sorrento con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Sorrento.
Sul red carpet allestito al Teatro Comunale Tasso per sabato 8 giugno, a partire dalle ore 19, con ingresso libero, sfileranno i Premi Oscar Taylor Hackford ed Helen Mirren e gli attori Matt Dillon e Betty Thomas.
Nel corso della serata, presentata da Veronica Maya e Francesco Anania, altri riconoscimenti andranno all’attore Sibel Kekilli, Elzbieta Zywucka Kozlowska, al giornalista Enrico Fedocci, al regista Claudio Camarca e al fotografo Massimiliano Angeloni, allo scrittore Roberto De Luca, alla psicologa criminologa Susanna Loriga e alla polizia moldava di Chisinau.
Una grande festa internazionale di celebrità per l’Apoxiomeno Award, premio dedicato a tutte quelle forme artistiche che celebrano il tema della divisa e delle forze dell’ordine, con l’obiettivo di contribuire alla promozione e alla diffusione della cultura della legalità.
L’edizione 2019 sarà anche l’occasione per celebrare uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi: Alberto Sordi. Per questo, nei giorni della kermesse, che si avvale della direzione artistica di Simone Orlandini, l’associazione “L’Arte di Apoxiomeno”, presieduta dal tenente colonnello dei carabinieri, Orazio Anania, presenterà insieme al nipote del grande attore, il giornalista e il conduttore radiotelevisivo Igor Righetti, una richiesta formale per l’assegnazione di un Oscar alla carriera. L’attore romano, infatti, in oltre 50 anni di attività artistica, con più di 200 film, ha ricevuto tutti i riconoscimenti più prestigiosi, 9 David di Donatello, 6 Nastri d’argento, un Orso d’oro e un Orso d’argento a Berlino, un Golden Globe e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, ma mai l’Academy Award.
“L’Apoxiomeno anche quest’anno viene assegnato a personaggi dello sport, dello spettacolo e della cultura internazionale che attraverso la loro attività lavorativa o professionale hanno dato lustro alle forze dell’ordine – spiega il presidente del Premio, Orazio Anania – E’ il punto d’incontro tra la vita reale e la finzione. Il Premio è di grande attualità, soprattutto in questo momento storico. Nel futuro saremo presenti all’Istituto di cultura italiana del Consolato di Los Angeles e a San Pietroburgo, per continuare gli ottimi rapporti fino ad oggi esistenti tra l’Apoxiomeno e il cinema americano e iniziare una nuova collaborazione con la cultura russa. E per il 2020 è prevista una consolidata collaborazione con la Germania, la Polonia, la Romania e la Moldavia”.
Il Premio è costituito da una statuetta d’argento, appositamente ideata e realizzata dallo scultore aretino Carlo Badii e rappresenta l’atleta greco che si deterge dagli oli usati per ungere il proprio corpo, attraverso l’uso dello strigile, tema ripreso da Apoxiomeno classici.