Condanna a rifare il sistema fognario per due grandi Comuni dell’hinterland napoletano, Nola e Ottaviano, ‘rei’ di provocare – a causa del cattivo stato o totale mancanza di adeguate opere idrauliche per il contenimento delle acque piovane – allagamenti al territorio comunale più a valle, quello di San Gennaro Vesuviano.
Lo ha deciso la Cassazione confermando il verdetto della Corte di Appello di Napoli nel 2015 che aveva condannato le due amministrazioni colpevoli “all’obbligo del rifacimento” delle fogne, proprio nella regione dei Regi Lagni borbonici che all’inizio del 1600 erano un’eccellenza nella bonifica antialluvionale. La vicenda giudiziaria era iniziata nel 1996 – due anni prima dell’alluvione di Sarno con i suoi 137 morti – quando il Comune di San Gennaro Vesuviano citò in giudizio davanti al Tribunale di Nola i due comuni ‘a monte’ dai quali defluiva l’acqua in maniera incontrollata per la mancanza “di una adeguata rete fognaria e di funzionali bacini di raccolta delle acque meteoriche”. (ANSA)