“E’ stata una vicenda che mi ha segnato tantissimo dal punto di vista umano, ma rifarei tutto quello che ho fatto, perché la situazione non era più procrastinabile e c’era di mezzo la salute di quanti vivevano in quei prefabbricati pieni di amianto. Sono sicuro che gli stessi occupanti capiranno che quest’azione è stata un bene anche per loro…”.
Lo ha detto il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattinaa conclusione di tutte le attività di sgombero dei prefabbricati di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il primo cittadino ha preferito aspettare qualche giorno prima di parlare e dire la sua.
“A bocce ferme – ha precisato – sono orgoglioso di come sono andate le cose. L’intervento è stato organizzato prevedendo uno scrupoloso coordinamento simultaneo di più unità operative e c’è stato un contatto continuo con Questura e Prefettura di Napoli. Grazie alla professionalità delle forze dell’ordine (che ho ringraziato a nome della città con una lettera) e alla sinergia istituita con gli assessori, i dirigenti comunali e tutti i dipendenti coinvolti nell’operazione che, con grande umanità, hanno assistito i cittadini in tutti i modi possibili, le attività sono andate avanti con regolarità e senza incidenti, nonostante le tensioni del primo giorno. L’amministrazione comunale non ha mai fatto mancare l’assistenza alle famiglie sgomberate, grazie soprattutto al coordinamento del vicesindaco Fiorella Zabatta e dell’assessore Gianluca Liguori, cercando di limitare al massimo i disagi”.
Il sindaco Figliolia ha esposto nei dettagli le modalità con cui i Servizi Sociali, le varie direzioni del Comune e il comando di polizia municipale hanno fornito supporto agli occupanti, dagli sgomberi al ricovero temporaneo nel Palazzetto dello Sport. “Partendo dalla conoscenza delle loro storie personali – ha sottolineato – si è individuato il canale comunicativo più adatto ed efficace e il percorso più idoneo per la soluzione del disagio abitativo”. Chi in modo autonomo, chi con l’aiuto dell’amministrazione, considerata “l’eterogeneità delle persone e delle problematiche sociali ed economiche delle quali ciascuno di loro era portatore”, ha potuto trovare una sistemazione. Molti di questi restano in attesa degli 80 alloggi in costruzione a Monterusciello. E qui il sindaco ha precisato e ribadito che “saranno rispettate le graduatorie, già varate e consolidate secondo un criterio di giustizia”.
Quanto al futuro della zona sgomberata, l’amministrazione sta organizzando la gara per l’affidamento dello smantellamento e dello smaltimento dell’amianto. “Dopodiché, assieme al Consiglio comunale, decideremo la destinazione più idonea per l”area di via Carlo Alberto Dalla Chiesa”.