Iniziano i lavori di riqualificazione di piazza Elena d’Aosta e del parco giochi per bambini, con nuove giostre fruibili anche dai diversamente abili. ll progetto rivoluzionerà completamente l’area verde del centro città, mediante l’allestimento di un’area gioco completa ed idonea alla sua fruizione in massima sicurezza, secondo elevati standard qualitativi.
L’arredo urbano della piazza sarà rinnovato per accrescerne il decoro e lungo il perimetro dell’area giochi sarà realizzato un percorso ad anello, delimitato da uno steccato in legno, idoneo ad essere percorso in bici o ad essere utilizzato per la pratica di attività sportiva.
Il Comando di Polizia Municipale, al fine di consentire l’ordinato svolgimento delle opere, ha
disposto la chiusura di piazza Elena d’Aosta con decorrenza dalle ore 6:00 del giorno 26 marzo 2018 sino alle ore 17:00 del giorno 20 aprile 2018.
“A breve restituiremo ai cittadini di San Giuseppe Vesuviano una piazza Elena d’Aosta
completamente rinnovata ed accogliente per famiglie e bambini – commenta Vincenzo Catapano, sindaco di San Giuseppe Vesuviano – abbiamo dato specifiche indicazioni affinché nel progetto venisse inserita un’area con giostre fruibili anche dai diversamente abili. Tutti i ragazzi della città, senza distinzione alcuna, devono poter fruire di un’area gioco moderna e funzionale. Da qualche giorno sono iniziati anche i lavori di rifacimento dei marciapiedi di Corso Vittorio Emanuele che prevedono, ovviamente, l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Stiamo proseguendo, inoltre, nell’opera di rinnovamento dell’impianto di pubblica illuminazione mediante l’installazione di nuovi punti luce a led. San Giuseppe Vesuviano sta recuperando un ritardo accumulato in anni ed anni di cattiva amministrazione, onorando anche una grande mole di debiti contratti da precedenti amministrazioni. La nostra azione amministrativa, tuttavia, sta, progressivamente, proiettando San Giuseppe Vesuviano nel futuro, nella consapevolezza che, ad oggi, tanto è stato fatto e che tanto, ancora, c’è da fare”,