Una giornata storica per i Comuni attraversati dall’area interessata dai prossimi lavori di
realizzazione della pista ciclopedonale che collegherà San Giuseppe Vesuviano a Torre
Annunziata.
Questa mattina, in Regione Campania, Vincenzo Catapano, sindaco di San Giuseppe Vesuviano, accanto agli altri sindaci dei Comuni coinvolti, ha sottoscritto, insieme al presidente Vincenzo De Luca, il protocollo d’intesa “per la riqualificazione della linea ferroviaria RFI di Cancello – Torre Annunziata, tratta dismessa di San Giuseppe Vesuviano / Terzigno / Boscoreale / Torre Annunziata”.
Già nel mese di maggio, la Giunta Regionale della Campania, su proposta dello stesso De Luca, aveva approvato la delibera contenente lo schema di protocollo di intesa, suggellato, poi, stamane, nell’atto corredato dalle reciproche firme.
Con questo provvedimento, già finanziato nel Patto per la Campania, si dà formalmente avvio alle procedure per la realizzazione della più grande pista ciclopedonale d’Italia, che partirà dal Comune di San Giuseppe Vesuviano ed arriverà fino al mare, nel Comune di Torre Annunziata.
La realizzazione della pista ciclopedonale, il cui progetto è stato redatto da Antonio Rega –
ingegnere a capo del Servizio Urbanistica del Comune di San Giuseppe Vesuviano – contribuirà
fortemente alla riqualificazione urbana, aumentando gli spazi verdi e recuperando grandi aree
per il tempo libero, per il divertimento, per la socialità.
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha avuto modo di esprimere grande
soddisfazione per il lavoro svolto e di complimentarsi con Vincenzo Catapano, sindaco di San
Giuseppe Vesuviano, per la rapidissima tempistica con cui si sta procedendo verso la concreta
realizzazione di un’opera che avrà un significativo impatto sulla qualità della vita dei Comuni
dell’area vesuviana e dell’area oplontina.
“Inutile nascondere la soddisfazione per la sigla del protocollo di intesa con il presidente De
Luca – ha commentato Catapano – quanto sottoscritto stamane, però, non ci consente in alcun modo di crogiolarci sugli allori. Anzi, ci impegna a lavorare di più per tradurre questa grande mole di lavoro in opere fruibili per i bambini, i giovani, le famiglie, gli anziani dei nostri territori. Non vi è fascia sociale che non ne trarrà beneficio e, per questa ragione, dobbiamo profondere ogni sforzo possibile per un traguardo che si avvicina sempre di più”.