Confermato il presidente del “Presidio Permanente Vulcano Vesuvio”: le elezioni hanno infatti rinnovato la fiducia, per i prossimi due anni, a Paolo Cappelli, già vice e numero uno della Figav (Federazione Italiana Guide Alpine e Vulcanologiche) Campania, legata a Confesercenti. Confermato anche il vice presidente, Davide De Luca, dell’ente che ha come scopo principale quello di tutelare il Vesuvio, in quanto bene primario naturale e risorsa turistica per la Campania e per l’Italia.
«Accogliamo con grande piacere – commenta Vincenzo Schiavo, il Presidente di Confesercenti Campania – la conferma di Paolo Cappelli, persona di grandi capacità. Confesercenti continua a dotarsi, nelle proprie “verticali” di uomini di grande spessore che rendono sempre più operativo ed efficace il nostro organismo. Il Vesuvio è per noi un sito fondamentale, una grande opportunità per il mondo del turismo. Siamo critici nei confronti delle recenti strategie della direzione del Parco Nazionale del Vesuvio, a partire dai tanti disservizi legati soprattutto ai problemi di viabilità al prezzo del biglietto di ingresso, quasi raddoppiato in pochi mesi. Peraltro non esiste più la biglietteria in loco, dal momento che è possibile acquistare il ticket solo online lì dove il wi fi non funziona come dovrebbe. Il Vesuvio è una perla che bisogna gestire in modo diverso. Ci auguriamo che il presidente del Parco Nazionale decida di incontrare le associazioni di categorie, presenti su questo sito, per ragione insieme su soluzioni e strategie future». Così invece Paolo Cappelli: «Ringrazio tutti per avermi dato la fiducia, cercherò di non deludere nessuno rappresentando i diritti di tutte le Guide Vulcanologiche. La cosa che mi preme di più in questo momento unico e difficile per tutti è chiedere ad alta voce, anche insieme alle altre categorie del comparto turistico, la revisione del Protocollo Covid redatto dall’Ente Parco, che così come stilato, non fa altro che disincentivare la visita al Vulcano, non a caso alcuni Tour Operator, e Compagnie di Crociera si sono visti obbligati a cancellare il Vesuvio dai loro tour. E poi, se possibile, i servizi igienici per i turisti, non capisco come il 2° sito campano per numero di visitatori abbia operato ed operi tranquillamente senza averne. Urge una risposta da chi di dovere».