Da Ascierto e dai dietisti del Pascale un menu sano di Natale

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Il cancro, si sa, si combatte anche tavola. E quella di Natale, soprattutto, propone diversi cibi amici della lotta ai tumori. “Dalle lenticchie al pesce, dai finocchi alla frutta secca, sono molteplici gli ingredienti della tradizione natalizia italiana che possono rivelarsi preziosi alleati sia per prevenire, sia per migliorare la risposta all’immunoterapia e per contrastare gli effetti collaterali dei trattamenti“.

A suggerire alcuni dei piatti anti-cancro da inserire nel menù delle prossime feste è Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento di Oncologia melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell’Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, in occasione dei convegni Immunotherapy Bridge e Melanoma Bridge che si sono svolti nel capoluogo campano.

Pasta e fagioli, lenticchie in umido, zuppa di cereali integrali proprio come li facevano le nostre nonne – spiega Ascierto che ha presieduto i due eventi – possono migliorare la risposta al trattamento immunoterapico nei pazienti affetti da melanoma. Così come i funghi, i finocchi, il salmone, l’aringa marinata e finanche la liquirizia possono prevenire il rischio di sviluppare il tumore della pelle, oltre che contrastare gli effetti collaterali delle terapie”.

“Negli ultimi anni i tumori della pelle sono diventati sempre più comuni tra i giovani: oggi in Italia rappresentano la terza tipologia di tumore più riscontrata al di sotto dei 50 anni”, sottolinea l’esperto. Ed “è opinione ormai comune – conferma – che la prevenzione inizia anche a tavola. Relativamente al melanoma e ai carcinomi cutanei, alcuni componenti della dieta come gli antiossidanti, le vitamine e i minerali hanno mostrato effetti protettivi, aiutando a combattere i radicali liberi e a prevenire i danni alla base dello sviluppo del tumore. In particolare, le vitamine C, E e A, lo zinco, il selenio, i carotenoidi, gli acidi grassi omega-3, il licopene, i polifenoli e i sulforafani sono tra gli antiossidanti che molti specialisti consigliano di includere nella dieta per ridurre il rischio di tumori cutanei”.

Prevenzione, ma non solo: “Avere abitudini alimentari corrette – precisa Ascierto – è importante anche durante il percorso terapeutico per mantenere più forte il sistema immunitario, migliorare l’efficacia del trattamento stesso, ridurre gli effetti collaterali e quindi poter continuare il percorso, prevenire le recidive”.

In particolare – ricorda una nota – è stato dimostrato che i pazienti con diagnosi di melanoma sottoposti a immunoterapia hanno una risposta migliore al trattamento se consumano un piatto a base di proteine sane (pesce, pollame, formaggi magri, legumi e frutta secca), se evitano i salumi e le carni trasformate, se come condimento usano oli vegetali sani (meglio l’olio extravergine); come bevande, acqua e caffè: meglio rinunciare alle bevande molto zuccherate. E se il colon improvvisamente dà problemi per le cure farmacologiche, Ascierto e il suo team consigliano di affidarsi alle tisane: malva, melissa, finocchio e camomilla. Ancora: un risotto al limone può aiutare a contrastare i disturbi gastrointestinali, mentre lo zenzero può combattere i problemi di anoressia e nausea associati all’immunoterapia.

Ecco perché il gruppo di oncologi, dermatologi e dietisti diretto da Ascierto sviluppa costantemente progetti per anticipare le mosse della malattia e diffondere i principi di una sana e corretta alimentazione, basati fondamentalmente sulla dieta mediterranea e i suoi fitonutrienti: il licopene dei pomodori, il resveratrolo della buccia dell’uva, l’acido ellagico della frutta secca o il sulforafano dei broccoli agiscono come ‘spazzini’ dei radicali liberi e proteggono le cellule dai danni al Dna.

A questi progetti partecipano anche chef stellati, come nel libro ‘Prevenzione à la carte – anticipare le mosse dei tumori della pelle’, scritto a 6 mani da Ascierto, dalla dietista del Pascale Anna Licia Mozzillo e dallo chef Gennaro Esposito, che ‘firmano’ 16 piatti sani, ma anche buoni da gustare.

“Non a caso – chiosa Ascierto – il primo ad affermare che il cibo è la prima medicina fu Ippocrate, padre delle scienze mediche. Oggi, a conferma, sappiamo che la dieta può incidere realmente sul rischio di ammalarsi di cancro e sulle probabilità di guarigione“. (AdnKronos)

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