Da Farinati si gusta la pizza come ai tempi di Murat

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Da Farinati la storia della pizza è servita con la “4 gusti”, che racchiude l’evoluzione del piatto più conosciuto al mondo, dal 1600 al 1900. L’idea è degli imprenditori Gennaro Del Buono, Giovanni Pianelli e Renato Ruggiero, appassionati di cibo e di design, che hanno aperto a Casavatore il nuovo ristorante “Farinati”: un’esplosione di fantasia e creatività in salsa vintage, in cucina e negli arredi.

La pizza storica, uno dei piatti di punta, riunisce nel gusto quattro secoli di sapori: il ‘600 che s’ispira alla pizza che mangiavano i marinai, con sugna, pecorino, aglio, origano e con l’aggiunta di una licenza moderna del pizzaiolo, come il pomodoro infornato. Il ‘700, con un omaggio a Gioacchino Murat, che amava la pizza con “cicinielli”, sugna, aglio, origano e anche qui con l’aggiunta del pizzaiolo di pomodorini gialli. L’800 porta la pizza del popolo: una marinara all’ombra, infine il ‘900 che porta il gusto della borghesia ovvero la classica pizza margherita.

All’opera per creare la pizza “4 gusti”, un team di esperti pizzaioli coadiuvati da Renato Ruggiero, che dopo studi approfonditi ha sfornato il piatto della storicità.

«Si tratta di un suggestivo e gustoso tuffo nel passato – spiegano gli imprenditori – la squadra è andata in bliblioteca, è risalita a importanti fonti storiche, per scoprire come gli antichi mangiassero la pizza, per poi riproporla ai giorni nostri in chiave contemporanea. Il tutto accompagnato dai fritti rivisitati del monsù, preparati da Ruggiero con le ricette di Antonio Dubelli, ultimo cuoco dei Borbone».

Studio e cura si ritrovano anche nella “napoletana al ruoto” preparata con pomodoro San Marzano, pomodorini, origano, acciughe, olive nere, basilico, olio evo. Tra le “croccanti in teglia” spicca quella “esotica” abbinata a un Mojito, con salsa avocado ripassata, salmone affumicato, stracciata di bufala campana doc, fresco di zeste di limone. Tra le “speciali” la pizza “Farinati mood” con mozzarella di bufala campana Dop, confettura di “crisommole” del Vesuvio, guanciale stagionato in marmo, rucola liquida, provolone del Monaco e la pizza “come se fosse parmigiana”, condita con crema di melanzane arrostite, stracciata di bufala, chips di melanzane dorate e fritte, ragù napoletano e salsa di basilico. Storia e tradizione regnano anche nei “fritti del monsù” ispirati alla cucina borbonica”: crocchetta di pollo con salsa ai porcini, uovo alla monachina, frittatina alla finanziera, palla di riso con zafferano e ragù. E poi, le celebri frittatine: la classica, la Nerano, quella alla carbonara e il “percorso di montanare” a cura di Ruggiero, già vincitore del premio “miglior frittatina di pasta 2019/2020 50 top pizza”.

La nota più dolce è la ricotta fritta zuccherata e si torna bambini. I dessert sono fatti in casa: tiramisù, cheesecake, tortino di cioccolata.

Farinati è il nuovo ristorante di design aperto a Casavatore, luogo ideale dove la creazione di specialità e un menù moderno condito di storia, si sposano. La supervisione del progetto è stata affidata a Paolo Santorelli, esperto di startup, consulente e founder della Ristoratore 2.0. Il concept è stato curato dall’architetto napoletano Mario Sorrentino: un locale di lusso per i gourmand o per gli appassionati del food experience, ma anche per chi vive i riti del pranzo e della cena come esperienze di condivisione sociale.

Farinati

aperto dal lunedì alla domenica a pranzo e a cena

Via Roberto Bracco, 17 – Casavatore

Tel. 0817863268

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