Da Regina Margherita la pizza integrale è servita.

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Saporita, ma leggera, da Regina Margherita sul Lungomare di Napoli, la pizza integrale è servita. Il pizzaiolo Vincenzo Barreca propone nello storico ristorante di Andrea Macchia, la “carciofina” con fiordilatte di Agerola, carciofo spinoso di Sardegna dop, provolone del Monaco, limone di Sorrento, olio evo pregio. «La mia pizza – spiega Barreca – vanta un impasto integrale che spingo anche al 110%, grazie a uno studio che porto avanti da anni. La crusca è calibrata in modo tale, affinché la parte legnosa non dia fastidio alla masticazione e la pizza risulta sempre morbida». 

In tavola anche la focaccia integrale pugliese condita con mortadella di Bologna IGP, pesto di pistacchi di Bronte, stracciatella di bufala pugliese, olio evo pregio. Una pizza salutare e digeribile: per l’impasto si utilizza farina integrale al 100%, ricca di fibre, vitamine e minerali.

«La mia pizza è napoletana e contemporanea- ribadisce Barreca – con cornicione alto e alveolato e lievitazione che supera le 36 ore. Mi piace sperimentare con impasti e cotture, partendo da ottime materie prime del nostro territorio». Barreca, napoletano, 45 anni, proviene da una storica famiglia di pizzaioli. All’età di dieci anni già impastava pizze, e preparava crocchè con le sue ricette. Ha lavorato in tutto il mondo, è docente dell’Istituto di formazione professionale “Pizza e Passione” di Bologna e lavora anche come consulente in Italia e all’estero. Gli ultimi impegni lo hanno portato in Francia, Germania, Spagna e Turchia. L’esperienza, la cura e il gusto, si ritrovano nelle sue pizze, realizzate con un mix di farine di tipo 1 e 0, con prefermento. La marinara è a regola d’arte condita con pomodori, origano selvatico e aglio in camicia. Tra i cavalli di battaglia la pizza “Regina Margherita” con mozzarella di bufala DOP, lieve strato di salsa di pomodoro, datterini, basilico fresco, olio evo pregio e il “ripieno fritto e al forno”, con base di ragù napoletano, capperi di Salina, olive caiazzane, alici di Cetara, parmigiano reggiano. La “Margherita con panorama” è la più richiesta dai tanti turisti, che approdano nel locale sul Lungomare. «Siamo aperti dal 2001 – commenta l’imprenditore Andrea Macchia- e in questi 21 anni di attività abbiamo visto crescere vorticosamente il numero dei turisti, passato dal 30% all’80%, da Pasqua al ponte di Ognissanti, ma anche oltre, quando il clima lo consente. Ovviamente vanno tutti pazzi per la Margherita, ma amano anche un altro classico del nostro ristorante, la cosiddetta “racchetta” con il manico ripieno di ricotta. Un altro dato interessante: il turista mangia pizza a pranzo e a cena tutta la settimana, il napoletano invece solo a cena e mai la domenica». E anche per questo Natale si preannuncia una buona affluenza. In vista delle feste si gusta il ripieno con scarole, olive, capperi, provola e acciughe. Il 24 dicembre si brinda a pranzo con champagne, pizza fritta e ostriche, fioccano già le prenotazioni per il cenone di Capodanno a base di pesce con posto naturalmente privilegiato per assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio e il primo gennaio si torna a pranzare con pizza e vista mozzafiato. 

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