“Nel 2021, con l’accelerazione del commercio internazionale dopo la frenata imposta dalla pandemia, le vendite all’estero hanno raggiunto il massimo storico di 52 miliardi di euro. Questo dato dimostra 2 evidenze: la vitalità e la resilienza del nostro sistema agroalimentare, che è stato pienamente in grado di intercettare tutti i segnali della ripresa e, soprattutto, quanto il Made in Italy sia una carta vincente sui mercati internazionali.”
Così il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano, all’appuntamento alla Reggia di Caserta “Dieta mediterranea strumento di diplomazia”, alla presenza del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, organizzatore del convegno in collaborazione con CIHEAM Bari e il Comune di Caserta.
“Un secondo dato sul quale riflettere in vista di una promozione strategica della dieta mediterranea ispirata dal ministero degli Esteri – ha aggiunto Marzano – è il raddoppio delle esportazioni osservato negli ultimi dieci anni, a fronte di un consumo interno sostanzialmente stabile, evidenziando quindi il ruolo trainante per lo sviluppo del settore agroalimentare.
Un’adeguata politica di promozione e una strategia della dieta mediterranea hanno oggigiorno una funzione ancora più importante alla luce dell’attuale fase di crisi che stiamo vivendo a causa del conflitto russo–ucraino, della pandemia e degli effetti dei cambiamenti climatici. In particolare, da un lato, è opportuno valutare le ricadute del conflitto che si avranno in termini di globalizzazione e gestione multilaterale degli scambi. Dall’altro, la ripresa dell’inflazione e la recessione, in particolare, anche a livello della più ampia economia europea.
“Infine, è quanto mai attuale e soprattutto indiscutibile, quanto il sistema del Nutriscore sia penalizzante per il sistema della dieta mediterranea. Siamo giunti alla fase decisiva, la Commissione sta riflettendo sulla proposta da presentare, probabilmente nel mese di novembre, agli Stati membri. L’intero sistema agricolo in piena collaborazione con quello della rappresentanza devono continuare armonicamente a trasmettere un messaggio alla Commissione: l’Italia è ferma sulla propria posizione e non è disponibile a nessun accomodamento. Abbiamo presentato delle proposte che ci aspettiamo vengano adeguatamente valutate. Perché è impensabile mettere in discussione il concetto della dieta mediterranea, fattore strategico per il sistema agroalimentare italiano ed europeo”, ha concluso Marzano.