Il Parco Archeologico di Ercolano, dopo la nuova veste dell’identità visiva, cambia abito anche al proprio personale e presenta le divise disegnate grazie alla progettazione congiunta con il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
La collezione “DIVISE CONDIVISE” nasce dalla co-progettazione che ha coinvolto nello studio propedeutico Università e componenti dello staff del Parco.
La progettazione partecipata ha visto protagonisti docenti universitari, giovani laureati, tirocinanti e il personale del Parco, dalla elaborazione dei modelli, alla scelta dei tessuti e alla palette colori, per la realizzazione di indumenti comodi, confortevoli, ecologici, caratterizzati da tonalità ispirate direttamente dall’antica Ercolano, abiti pensati per chi vive e lavora a contatto con tanta bellezza, con accessori e stile di grande vestibilità che si prestano ad una diffusione più ampia affinché tutti possano condividere anche attraverso un capo di abbigliamento i millenari valori estetici e culturali della città di Ercole.
Dopo aver lanciato un programma basato sulle relazioni e connessioni con il territorio, in cui si innesta la Convenzione con il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Responsabile scientifico la prof.ssa Maria Dolores Morelli, firmata nel luglio 2020, il Parco mette in campo la prima azione nello studio e progettazione delle divise stagionali per il personale del MIC in servizio presso il Parco Archeologico di Ercolano, oggi pronte per la presentazione dei disegni della Collezione. “La realizzazione delle divise per i nostri addetti alla vigilanza – dichiara il Direttore Sirano – è un segnale che rende evidente l’appartenenza al luogo. Le linee semplici, i colori tenui e i materiali ecocompatibili interpretano perfettamente lo spirito del Parco, un luogo di rinascita continua tra passato e futuro. Il nostro personale è il nostro biglietto da visita e volevamo che si sentisse a proprio agio in divise eleganti e riconoscibili a partire dalle quali saranno creati altri capi di abbigliamento e accessori da offrire ai nostri visitatori. Sono molto soddisfatto della sinergia con l’Università Vanvitelli e fiero della valorizzazione dei giovani in questo progetto, che lancia il forte segnale delle possibilità che questo territorio offre alle nuove generazioni”.
Le due istituzioni lavorano infatti in modo speculare e parallelamente sul territorio: il Parco promuovendo un rapporto sempre più stretto con il suo intorno urbano e culturale, favorendo la nascita di reti e forme di partenariato con le Istituzioni e gli Enti; l’Università e il Dipartimento, sotto l’egida del Prof. Luigi Maffei, Prorettore all’Innovazione tecnologica e informatica della Vanvitelli “La Convenzione con il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”- come dichiara la prof. Ornella Zerlenga, Direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale – è stata siglata al fine di strutturare uno stretto collegamento tra la realtà accademica e quella del sito archeologico, attuando forme di collaborazione scientifica e di ricerca per la formazione, l’orientamento e la didattica, su tematiche di convergente interesse per i due Enti, strutturando attività di ricerca in ambito culturale, produttivo, tecnologico, contribuendo al rafforzamento delle relazioni tra Università, Enti, Aziende, Associazioni per lo sviluppo di processi educativi-produttivi.”
Il gruppo di ricerca del Dipartimento, recependo tutte le istanze del Parco, è partito per la conformazione delle caratteristiche degli outfit dal Mediterraneo, luogo di contaminazioni culturali per eccellenza, dove mare e terra si uniscono in un abbraccio inscindibile. Il percorso di fashion design ha inizio dal triplice significato della parola habitus: ambito, modo di comportarsi, abito; dunque ciò significa che dallo studio di ogni singola località può nascere un artefatto, un accessorio di design, un vestito, come accade per le divise del Parco Archeologico di Ercolano che ricordano la vasta gamma di forme, materiali e colori che si ritrovano nelle costruzioni pubbliche e private dell’antica città.